Calcio

Lazio, Bianchessi: “Romano Mussolini è un gran lavoratore, il cognome non influisce”

Il pallone della Serie A Tim 2017-2018 - Foto Antonio Fraioli

Il Messaggero ha raccontato la storia di Romano Fiorani Mussolini, figlio di Alessandra e pronipote del Duce, che da qualche settimana è tra i convocati nella Primavera della Lazio. Il ragazzo, che ha appena compiuto diciotto anni, ha iniziato la sua avventura calcistica nelle giovanili della Roma e dopo un passaggio alla Vigor Perconti è approdato alla Lazio. Mauro Bianchessi, responsabile delle giovanili biancocelesti, ha parlato del giovane classe 2003. “Un ragazzo veramente umile, un grandissimo lavoratore che non si è mai lamentato anche se per due anni non ha giocato un minuto” ha raccontato Bianchessi, ex Milan e Atalanta da tre anni alla corte di Lotito.

A me piaceva e piace ancora” ha continuato Bianchessi, “è un tardivo, un longilineo, e i longilinei arrivano sempre dopo. Si è guadagnato i galloni prima con l’under 17 e poi con l’under 18, secondo me non è ancora pronto ma ha ancora margini di crescita e può uscire un giocatore vero“. “Un problema il suo cognome? Non ho mai parlato con i genitori, non si sono mai interessati dell’andamento sportivo del ragazzo. Per me il cognome non influisce” ha sottolineato Bianchessi, “in campo va chi merita. È un bravo ragazzo, faceva parte già del gruppo prima che arrivassi io. È molto bravo a scuola, dimostra grande intelligenza“.

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