Calcio

Lazio, avvocato Gentile: “Nel contratto di Bielsa nessuna clausola per gli acquisti”

Marcelo Bielsa - Foto Mathieu CC BY-SA 2.0

Uno strano caso di divorzio  ancor prima di essere convolati a nozze. Le strade di Marcelo Bielsa e della Lazio non si incroceranno e ora ha inizio una battaglia legale tra il tecnico argentino e il club biancoceleste, con il presidente Claudio Lotito che questa mattina ha convocato una conferenza stampa per fare chiarezza. Una risposta al comunicato del “Loco”, che aveva accusato lui e il dg Igli Tare di non aver rispettato i patti: “Mi erano stati promessi entro inizio luglio 4 acquisti e 18 cessioni“. Oggi la replica attraverso le parole dell’avvocato del club Gianmichele Gentile.

Il rapporto con Bielsa è nato verso la metà del mese di giugno, ha avuto una serie di trattative di carattere verbale, è poi arrivata una proposta di contratto mandata dal mister alla Lazio, alla quale noi abbiamo risposto con una nostra proposta di contratto nell’ultima decade di giugno – ha esordito il legale della Lazio – É andato Armando Calveri a trattare i particolari, il contratto è arrivato a Roma in data 1 luglio ed è stato depositato presso la Federazione e la Lega. Il contratto è piuttosto corposo, sono 13 pagine. È sottoposto a vincoli di riservatezza e vi leggerò le cose che possono interessare in questa occasione“.

È molto minuziosa la clausola sesta, descrizione e indicazione delle facoltà del tecnico – prosegue Gentile – Questo perché Bielsa aveva inviato una sorta di decalogo, nella quale il tecnico aveva voluto precisare la sua piena autonomia nelle scelte tecniche (scelta delle formazioni, degli orari di allenamento, dello staff tecnico fino a 5 membri, e così via). Tra l’altro la clausola dodicesima del contratto prevede che sia il mister a stabilire quando devono prendere i suoi collaboratori”.

Nonostante abbia ricordato e sottolineato “la riservatezza del contratto”, Gentile continua a leggere la parte del contratto relativa alle richieste avanzate da Bielsa e accettate dalla Lazio. “Ho voluto puntualizzare questo perché, avendo sentito parlare delle inadempienze della società, devo sottolineare le condizioni. La corrispondenza che ha rotto questo contratto, firmato l’1 luglio, è del 7 luglio. Bielsa non è mai venuto in Italia. Tra l’altro io avevo avuto una conferma del fatto che lui sarebbe arrivato qui oggi e domani sarebbe partito con la squadra per il ritiro. Riferimenti agli acquisti da noi promessi e mai fatti? Vi ho letto integralmente il contenuto del contratto, non c’è una parola sul mercato. Ha voluto creare un pretesto per sganciarsi dalla Lazio. Qualcosa gli avrà fatto cambiare idea, non c’è stato nessun fatto oggettivo per spiegare il suo cambio di programma”.

Continua l’avvocato Gentile: “Abbiamo depositato il contratto perché lui aveva bisogno del visto di lavoro, per consentirgli di venire. Cosa faremo ora? Situazione molto chiara e delicata. Contratto sottoposto a legge italiana, noi abbiamo la possibilità di ricorrere alla tutela arbitrale prevista dalle norme federali oppure possiamo rivolgerci al giudice del lavoro. Sicuramente la Lazio non sta ferma e non subisce una violenza ingiustificata e immotivata”. Alla domanda su cosa sia cambiato “rispetto a quando mi aveva detto che il contratto di Bielsa sarebbe stato depositato dopo l’arrivo del tecnico in Italia”, l’avvocato Gentile replica al giornalista: “Lei ha capito male”. A chi gli fa notare che senza poter vedere il contratto, “le parti lette in conferenza sono da prendere con beneficio d’inventario”, l’avvocato Gentile non replica e spiega altri aspetti, tra cui la possibilità per Bielsa di ricondurre il proprio rifiuto alle dimissioni: “Ma le dimissioni devono essere motivate: il lavoratore per dimettersi senza perdere le sue prerogative deve motivare la giusta causa, che per noi in questo caso non esiste”.

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