[the_ad id=”10725″]
Al Tychy Stadium è andata in scena la sfida tra Repubblica Ceca e Italia valida per la fase a gironi degli Europei che ha visto gli Azzurri uscirne sconfitti per 3-1. Non basta, infatti, il gol di Berardi a riaccendere le speranze degli uomini di Di Biagio che subiscono tre reti dopo un primo tempo opaco e confuso.
REPUBBLICA CECA (4-2-3-1)
Zima 6.5
Si fa trovare sempre pronto al cospetto delle conclusioni degli azzurri. Non ha colpe sulla rete di Berardi.
Havel 6.5
Copre senza sbavature la propria area, respingendo le avanzate degli azzurri nella ripresa.
Luftner 7
Unba buona prestazione, coronata dalla rete che ha siglato il 3-1. Splendido gol, complice anche il netto ritardo di Donnarumma.
Simic 6.5
Chiude tutti i varchi a disposizione dell’Italia, rendendole difficoltosa la manovra offensiva.
Holzer 6
Si fa bruciare in velocità da Berardi in occasione del gol del pareggio. Tuttavia, per resto della gara mette in campo una prestazione attenta.
Soucek 7.5
Ha condotto un’ottima gara: un vero e proprio muro davanti a Zima. Non lascia scampo alle incursioni dell’Italia.
Hubinek 6.5
Dona equilibrio e precisione alla manovra ceca. Gestisce senza problemi il possesso palla e innesca le letali ripartenze dei cechi. (79′ Chory 6.5 è lui a confezionare l’azione del 2-1)
Jankto 6.5
Il giocatore dell’Udinese riversa in campo una buona gara sia dal punto di vista tattico che mentale.
Travnik 7
Apre la gara al 24′ con un bel gol che va a spiazzare Donnarumma.
Hasek 6.5
Velocità e freschezza a disposizione della manovra ceca. Crea non pochi problemi all’Italia. (66′ Havlik 6.5 entra e firma il fondamentale gol del 2-1)
Schick 6.5
L’uomo più temuto della compagine ceca. Pericoloso per tutta la gara, ha dato filo da torcere alla retroguardia azzurra. (83′ Sacek s.v.)
ITALIA (4-3-3)
Donnarumma 5
Non ha colpe sul gol di Travnik, ma ne ha molte, invece, su quello di Luftner: in netto ritardo. Nulla di eccezionale per il resto del match.
Conti 6.5
Essenziali i suoi interventi di chiusura in area a fronte delle numerose incurisioni della Rep. Ceca, anche se, ahimé, non mancano errori e sviste. Interessanti le sue sovrapposizioni in fase avanzata e le ripartenze innescate nella ripresa.
Rugani 6
E’ sfortunato sul gol dell’1-0: scivola e perde completamente il giocatore in corsa verso la porta. Risente della velocità degli avversari e spesso appare in affanno. Cresce notevolmente nel secondo tempo.
Ferrari 6
Contrasta le pericolose ripartenze della Rep. Ceca. Sono molti i palloni recuperati dal difensore dell’Hellas Verona: gara totalmente sufficiente per lui.
Calabria 5.5
Ci mette un po’ per entrare in partita. Soffre in più di un’occasione la pressione degli attaccanti avversari. Poco brillante.
Grassi 6
Bravo a ritagliare spazi al centrocampo e a intercettare la manovra ceca. Cresce con il passare dei minuti. (53′ Chiesa 6.5 entra e dona freschezza e velocità alla manovra azzurra).
Cataldi 6.5
Il centrocampista laziale compie bene entrambe le fasi. I suoi lanci sono essenziali per mandare in porta il tridente azzurro. Tra i più convincenti. E’ proprio lui a servire Berardi in occasione del gol. ( 84′ Cerri s.v.)
Pellegrini 6.5
Ottimi i suoi inserimenti in area senza palla, preziosi per servire i compagni in zona più avanzata. Fondamentale il suo contributo in fase offensiva.Tra i pochi a salvarsi nella prima frazione di gioco.
Berardi 7
Ci prova. Nei primi quarantacinque minuti troppi errori di concentrazione e di precisione che ostruiscono la fluidità dell’azione. Appare visibilmente nervoso. Nella ripresa torna in campo con il giusto atteggiamento. Decisivo ai fini del risultato: porta la sua firma, infatti, il gol dell’1-1.
Petagna 6
Come si suol dire: ha le capacità ma non si applica. E’ sempre al posto giusto, ma pecca di imprecisione e imperfezione sotto porta. Prestazione opaca, troppe occasioni sprecate.
Bernardeschi 5.5
E’ senz’altro uno dei più dinamici e aggressivi fra gli azzurri in avvio di gara. Poi, però, si spegne lentamente come una candela fino a diventare evanescente. All’11 ‘sbaglia un gol alla sua portata a tu per tu con Zima. Meglio nel secondo tempo. (74′ Gagliardini s.v.)
Di Biagio 5
Ha cambiato troppo rispetto la gara contro la Danimarca. La squadra è anche apparsa sotto tono fisicamente.