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“Prima si deve pensare al campo e poi a quello che lo circonda“. E’ chiaro il diktat di Damiano Tommasi che ai microfoni di Sky Sport ha delineato a grandi linee quello che sarà il suo progetto come candidato alla presidenza della Figc. “Era doveroso da parte nostra esprimere la candidatura, anche se non è stata ancora depositata – ha spiegato il presidente Aic – È necessario un cambiamento! La mia non è una candidatura contro nessuno, è una risposta al dopo Italia-Svezia. Partiremo dalle scelte di campo, di politica sportiva: penseremo ai vivai, alle seconde squadre. Altre candidature non ce ne sono, noi comunque siamo convinti che ci siano gli argomenti per fare le cose fatte bene“.
“Spero vada a compimento il progetto delle seconde squadre, servirebbe per far crescere i nostri giovani – ha aggiunto – In questo senso, perderemmo due volte se iniziassimo a fare i conti senza guardare il reale obiettivo, che è quello di dare un cambio di marcia. Bisogna avere più attenzione a questi aspetti. Perderemmo due volte se non si mettesse al centro il progetto sportivo“.
Poi la conclusione: “Ct? Abbiamo un’idea, ma è precoce come discorso. C’è bisogno di ottimismo e convinzione, di sapere che le cose possono cambiare. La realizzazione di queste premesse porterebbe l’interesse dei grandi allenatori che sono in attesa di quello che succede in Federazione. Con un certo entusiasmo, riusceremo a portare quei grandi allenatori che ad oggi magari non sono interessati”.