Conference League

La Roma sogna un altro Brondby. Sotto la pioggia dell’Olimpico, Mou punta Tirana

José Mourinho
José Mourinho - Foto Antonio Fraioli

Vivere la terza semifinale europea in cinque anni per conquistare la prima finale dal 1991. All’epoca c’era il Brondby all’Olimpico in una serata piovosa come quella di stasera e in porta c’era Peter Schmeichel, papà di Kasper che ora difenderà i pali del Leicester nel secondo confronto del penultimo atto di Conference League prima della finale di Tirana. Si riparte dall’1-1. Mourinho spera in un esito come quello del 1991, quando il gol di Voeller fece esplodere un Olimpico sold out. Un po’ come domani, con oltre 60.000 spettatori. Ma non usate questo termine davanti a Mourinho: “Ai tifosi chiedo di giocare la partita con noi. Se abbiamo 70.000 ‘spettatori’, non c’è significato. Se abbiamo 70.000 che vogliono giocare, c’è una storia diversa. Ai tifosi dico: non venite allo stadio a vedere la partita, venite a giocarla. Potete fare la differenza”, dice il tecnico che ragiona anche sul futuro alla vigilia della partita più importante del presente, ad un anno esatto dal suo annuncio in giallorosso: “Mi piace questo progetto, sono felice quando vengo a Trigoria. Ma non posso negare: voglio di più”. Non ci sarà Mkhitaryan, fermo per una lesione muscolare: “Non abbiamo un giocatore con quelle caratteristiche. Ci sono delle squadre top che hanno due giocatori simili per ogni posizione e possono fare il turn over perfetto. Noi non possiamo farlo, ci sono altri giocatori. Ma l’obiettivo non cambia, vogliamo andare in finale”. A centrocampo sarà ballottaggio tra Sergio Oliveira e Veretout, due “giocatori diversi da Mkhitaryan”, ma “che sono in condizioni di dare tutto quel che hanno da dare”.

L’allenatore portoghese si sofferma sugli avversari dell’amico Rodgers: “Quello che sta facendo il Leicester è fantastico. Brendan non mi sorprende, ha fatto bene al Liverpool e in Scozia. Difficile dire che partita sarà. Vorrei un match come quello di Leicester dove Rui Patricio ha fatto una parata in 90’”. Maddison era in dubbio, ma sarà del match. Proprio come Dewsbury-Hall. Sul fronte giallorosso ci sarà Bryan Cristante che allontana ogni discorso sul futuro: “Se mi sto guardando intorno? Penso solo alla partita di domani e al finale di stagione, la testa è qui, poi ci sarà tempo per valutare tutto”. A centrocampo è Oliveira (a riposo in campionato col Bologna per squalifica) il favorito. Karsdorp e Zalewski pronti sulle fasce, mentre Mancini e Ibanez affiancheranno Smalling. Poi spazio a Pellegrini e Zaniolo a supporto di Abraham, che punta a riprendersi la vetta della classifica marcatori del torneo. Non ci sarà Mkhitaryan, ci sarà un Olimpico completamente esaurito in poche ore. Ci si aggrappa a tutto per fare la storia.

SportFace