Champions League

Dani Alves ricorda la finale di Berlino contro la Juventus: “Barcellona come Muhammad Ali”

Dani Alves - Foto di Football.ua CC BY-SA 3.0

Dani Alves ha rilasciato un’intervista a Uefa.com ed è tornato a parlare della finale di Champions League del 2015 a Berlino tra Juventus e Barcellona: La Juventus era un avversario molto fisico e sapevamo che dovevamo vincere con il possesso della palla. Non importa quanto sia forte l’avversario, perché se insegue la palla, si stancherà. Eravamo come Muhammad Ali: galleggiavamo come una farfalla e bruciavamo come un ape. Siamo stati i soli vincitori della finale. Ricordo quasi tutto della finale. È molto recente e non è passato molto tempo. È stato un momento molto speciale e anche complicato a livello personale e di gruppo. La gente pensava che non potevamo ottenere di nuovo un Triplete. Ma quando sei pronto, è difficile che accadano cose negative“. Sull’atmosfera della città: “Era incredibile e anche il nostro umore. Tutta la squadra era molto concentrata. Quando il Barcellona arriva alla finale, sanno che il peggio è finito ed è tempo di divertirsi. È ciò che amo di più del Barça“. Per quanto riguarda le sue sensazioni al gol di Rakitic e al momentaneo pareggio di Morata: “Il gol di Rakitic all’inizio della partita era vitale perché questi tipi di match tendono ad essere più psicologici che fisici. Pensare che stai affrontando una delle migliori squadre del mondo e che hai segnato dopo quattro o cinque minuti ti fa affrontare la gara con un’altra mentalità. Nonostante il gol di Morata, non abbiamo smesso di essere una squadra. Ci siamo detti di continuare, che il trofeo era nostro. Insieme ci siamo incoraggiati a vicenda”.

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