[the_ad id=”10725″] Alla vigilia del match di ritorno di Champions League a Monaco di Baviera tra il Bayern e la Juventus, ha finito poco fa di parlare in conferenza stampa l’allenatore Josep Guardiola. “Anche con le assenze rimane la Juve. E’ una finale, per vincere questa partita serve attaccare bene e difendere bene, abbiamo di fronte una squadra che nelle ultime 10 giornate di campionato non ha incassato nemmeno un gol. Cercheremo di giocare al meglio possibile, vedendo come possiamo fare male e subire poco”. . In forte dubbio Arjen Robben, ancora influenzato. “Speriamo, vediamo domani come sta”, si limita a commentare il tecnico catalano, per nulla infastidito per le critiche dopo il suo viaggio ad Amsterdam per incontrare Begiristain, suo futuro ds al Manchester City. Probabile dunque l’impiego di uno tra Franck Ribery o l’ex di turno Kingsley Coman. Il legame con i tedeschi rimarrà forte assicura il tecnico iberico. “Nessun problema, dal primo anno come allenatore ho imparato a combattere solo le guerre che posso vincere, nelle altre meglio starsene tranquilli.Sono stato e sono molto felice a Monaco, e’ un’esperienza indimenticabile e quando me ne andrò, me ne ricorderò sempre. Avro’ ancora un appartamento qui, ho un grande legame con questa città, con questa società”. Tornando alla sfida decisiva di domani, Pep non si nasconde. “È quello che si fa per vincere quello che importa. Voglio vincere e andare avanti. Percentuali? Chi farà meglio avrà più possibilità”. All’andata i bianconeri erano riusciti a rimontare sul 2-2 grazie alle reti di Paulo Dybala, grande assente domani, e Stefano Sturaro. Oltre all’argentino, nella Juventus domani mancheranno Giorgio Chiellini e Claudio Marchisio. Convocato invece Mario Mandzukic, che ha suonato la carica sul suo profilo ufficiale Twitter scrivendo “The starting point of all achievement is desire…” ovvero “Il punto di partenza di tutti i successi è il desiderio”.