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Premier League, ecco il piano per la ripresa: gare in 10 stadi e 40mila test

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La pandemia da Covid-19 non sembra spaventare la Premier League, che a differenza della Ligue 1 non ha intenzione di fermarsi bensì studia un piano per la ripresa del campionato. Nella giornata di venerdì 1 maggio, i 20 club si sono riuniti e sono giunti alla conclusione di fare tutto il possibile per proseguire la stagione, senza neppure prendere in considerazione l’ipotesi di uno stop. Il piano è quello di giocare le 92 partite rimanenti in 8-10 stadi e di effettuare test a tutti, calciatori e membri dello staff, 48 ore prima del ritorno all’opera e ben due volte a settimane. Inoltre, in virtù del fatto che la salute e la sicurezza di tutti saranno la priorità assoluta, si lavorerà all’obbligo di uso delle mascherine.

Nella giornata di giovedì 7 aprile, il governo britannico renderà noti i prossimi passi del lockdown e le squadre si ritroveranno in videoconferenza per approfondire la questione. Se a partire dal 12 giugno, la Premier League spera di poter tornare in campo, le uniche certezze riguarderanno un notevole incremento della sicurezza e l’impossibilità per tutti e 20 i club di giocare le partite nel proprio stadio.

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