Calcio estero

Paulo Dybala ad ESPN: “La passione dei romanisti è come quella degli argentini”

Paulo Dybala
Paulo Dybala - Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi

Gli ultimi anni alla Juve non sono stati facili, a livello personale sono stati complicati e cambiare aria mi ha fatto bene. Mourinho mi ha chiamato e in pochi minuti ho deciso. Lui come anche il ds della Roma mi hanno parlato del progetto e della voglia di continuare a crescere e a vincere come hanno fatto lo scorso anno. Essere protagonista in una squadra così mi aiuta tanto”. Lo ha detto l’attaccante della Roma Paulo Dybala, intervistato da “Espn Argentina”, a proposito della sua scelta di sposare il progetto giallorosso. L’argentino è stato presentato all’Eur davanti ad oltre 10.000 persone: “L’accoglienza dei tifosi? Non mi era mai capitato. La passione dei tifosi della Roma è molto simile a quella argentina. Hanno una pazzia bella: sento questo affetto, per loro viene prima la Roma che la famiglia”. C’è un retroscena dell’ultimo Roma-Juve, svelato dallo stesso tecnico. Dopo il gol del momentaneo 0-1, Dybala fu sostituito da Allegri. Mourinho gli si avvicinò dicendogli “Sei un fenomeno”. Quando poi mi ha chiamato la prima volta, mi ha chiesto se mi ricordavo di quel momento. E io: ‘Come non potrei’. E lui: ‘Bene, quello che hai fatto contro di me ora devi farlo per me’. Ci siamo sentiti anche nei giorni successivi ed è stato facile decidere”.

Sul rapporto con Mou: “Con lui parlo di tutto, conosce tutti i giocatori, da quelli di elite alla terza categoria. Di Mourinho mi ha sorpreso l’umiltà che ha, tratta tutti allo stesso modo a prescindere dal ruolo. Sono molto felice alla Roma, tutti mi hanno accolto bene e quando uno si sente a suo agio può rendere meglio”. Dybala ha risposto alla chiamata della Seleccion nonostante un affaticamente che gli ha impedito di prendere parte alla gara con l’Atalanta: “Sentivo che non ero al 100%, era necessario saltare una partita prima di saltare un mese”. Ma all’Argentina non poteva dire di no: “E’ sempre un piacere vestire la maglia della nazionale, uno vuole esserci sempre, specie adesso che si avvicina il Mondiale”.

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