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NBA 2018/2019: 38 punti di Curry sui Wizards, bene OKC e Blazers

Steph Curry - Foto Keith Allison - CC-BY-SA-2.0

La notte italiana tra giovedì 24 e venerdì 25 gennaio ha visto in scena lo svolgersi di quattro partite della regular season NBA 2018/2019. Quattro partite che hanno visto le vittorie delle squadre favorite: le squadre perdenti, tuttavia, sono quelle aventi anche maggiori assenze. Oklahoma batte New Orleans senza Davis e Mirotic, mentre i Warriors (anche se non ne hanno effettivamente bisogno) battono i Washington Wizards, i quali, se Beal stenta al tiro come stanotte, non possono non sentire la mancanza di John Wall. Non bisogna neanche rammentare l’assenza di LeBron James e di Lonzo Ball per i Los Angeles Lakers, che cadono, non senza sorpresa, allo Staples contro Minnesota. I Portland Trail Blazers vincono a Phoenix, con i Suns senza due componenti del quintetto (che non avrebbero comunque fatto la differenza tra vittoria e sconfitta). Non ci sono state prestazioni spaziali, ma si fanno comunque tre menzioni speciali: Curry per i 38 punti, Towns per il 27+12 e Westbrook per la tripla-doppia.

LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

Golden State Warriors-Washington Wizards 126-118

Stephen Curry non è mortifero come solito dall’arco (2 su 8 stanotte), ma riesce comunque a totalizzare 38 punti nella vittoria dei Warriors a Washington. Natio di Washington è Kevin Durant, il quale si ferma a 21 punti messi a referto. Aumenta il suo minutaggio DeMarcus Cousins, alla sua terza partita dal rientro, giocando 27 minuti e segnando 17 punti.

Tra i Wizards il migliore è Trevor Ariza con un season-high di 27 punti, mentre Bradley Beal si ferma a 22 punti e 10 rimbalzi (ma solo 1 su 9 dal perimetro). I Warriors conducono praticamente tutta la partita, senza subire grossi parziali per almeno tre quarti: dal 21-22 a 4:04 dalla fine del primo quarto gli uomini di Kerr non vanno mai in svantaggio. Il primo tempo termina con Golden State sul +8 (67-59), con Curry e Ariza rispettivamente a 21 e 14 punti. In seguito i Warriors terminano il terzo quarto con 37 punti segnati, ma 18 punti combinati di Ariza e Bryant aiutano i Wizards a non andare totalmente alla deriva (104-92). Il quarto quarto inizia con Curry, Durant e Green in panchina: a 9:14 dalla fine della partita un floating jumpshot di Satoransky termina un parziale di 2-11 per i Wizards, firmato da 5 punti di Randle e 4 dello stesso Satoransky: Washington è clamorosamente e in breve tempo ancora in partita (106-103). Sull’azione successiva Cousins segna con un gancio, ma Chasson Randle porta i suoi addirittura a -2 con una tripla (108-106): in seguito Dekker ha sulle mani il lay-up valido per il pareggio, che viene tuttavia fallito. Su quel lay-up termina la partita dei Wizards: subiscono 9 punti di fila da Livingston, McKinnie e Looney (117-106). Nona vittoria consecutiva per i Warriors (migliore streak della NBA in questa regular season), ottava vittoria consecutiva in trasferta. Dopo aver tirato 1 su 6 dal perimetro nel primo quarto, i campioni in carica han deciso di martellare il pitturato e giocarsela in penetrazione (vedi la partita di Curry), segnando ben 70 punti in area. Partita numero 19 in cui Curry arriva almeno al trentello di punti in questa regular season. Dopo aver pareggiato il record di triple iniziali segnate contro i Lakers ed aver segnato 44 punti, Klay Thompson termina stanotte con 1 su 4 dal perimetro e solo 9 punti. Assente Jonas Jerebko a causa della nascita del figlio. Prossima tappa per Golden State è il TD Garden, dove domenica notte sono attesi dalla loro nemesi Kyrie Irving.
Per i Wizards Tomas Satoransky eguaglia il suo season-high di 20 punti, che condisce con tre triple e 10 assist. Terribile serata al tiro invece per Otto Porter (0 su 7 da tre e solo nove punti segnati) e il già citato Bradley Beal (1 su 9 dal perimetro). Incomincia ora una three-game road trip per i Wizards, che inizia sabato notte ad Orlando, contro i Magic.

New Orleans Pelicans-Oklahoma City Thunder 116-122

Coach Billy Donovan ha sempre affermato di non essere preoccupato delle prestazioni al tiro di Westbrook, semplicemente perché fa tutto il resto estremamente bene. Quando, come stanotte, non tira troppo male (9 su 19 dal campo) e infila una tripla-doppia da 23 punti, 17 rimbalzi e 16 assist, diciamo che sono poche le critiche da riservare al numero 0. Paul George lascia spazio alla sua point guard fermandosi a 23 punti e 11 rimbalzi, mentre Adams termina con 20 punti e 13 rimbalzi.
Sempre fuori Anthony Davis: le responsabilità sono prese stasera da Jrue Holiday con 22 punti e 13 assist. Darius Miller pareggia il suo career-high di 22 punti.
La partita è equilibrata nel primo quarto (28-28). A 5:07 dall’intervallo, dopo un driving lay-up di Miller (45-44), i Thunder piazzano un pauroso parziale di 0-17, nel quale vi sono 6 punti di Adams, 5 di Grant e una tripla di Terrance Ferguson. Alla luce di questo parziale i Thunder sono in vantaggio di 12 punti a fine primo tempo, nel quale Adams ha raggiunto un tetto di 18 punti (53-65). Ad inizio terzo quarto Westbrook mette già in archivio la tripla-doppia, mentre OKC apre con un parziale di 2-12 che dona loro il massimo vantaggio nel match (55-77). Okafor mette a referto nel terzo periodo otto punti: lo svantaggio ad inizio quarto quarto rimane abissale, ma perlomeno limato (82-98). Dodici punti combinati tra Jackson e Diallo all’intero di un parziale di 18-9 porta NOLA a -9 a 6:38 dalla fine. A 1:38 dalla fine i Pelicans arrivano sul -5 dopo una tripla di Holiday (116-121), senza tuttavia riuscire a diminuire ulteriormente lo svantaggio.
Quarta vittoria di fila per i Thunder, che marciano a un record di 10-5 quando Westbrook va in tripla-doppia: è la numero 15 per lui in stagione, ovviamente leader in questa combinazione; volendo mettere i puntini sulle “i”, è la numero 119 in carriera. Undicesima partita di fila saltata da Alex Abrines a causa di motivi personali. Quinta vittoria di fila che sarà senz’altro da guadagnare, dato che ad Oklahoma lunedì notte arrivano i Milwaukee Bucks.
Nella sua sesta partenza in quintetto, Jahlil Okafor mette a referto 18 punti e 8 rimbalzi. Bene anche Elfrid Payton con 15 punti e 12 assist. Tuttavia, senza Davis (il collante ma anche l’accentratore dei Pelicans) New Orleans ha perso quattro delle ultime sei uscite. Pesante anche l’assenza di Mirotic dopo l’infortunio subito giovedì notte contro i Pistons: l’ala gira con una media di 16.7 punti e 8.3 rimbalzi in questa regular season. Per coach Gentry e i suoi prossima partita domenica notte in casa contro i San Antonio Spurs.

Portland Trail Blazers-Phoenix Suns 120-106

Impiegandoci più tempo del dovuto, i Blazers riescono a liquidare i Suns grazie a 24 punti di Damian Lillard e 20 punti a testa di CJ McCollum e Jack Layman. Un predicatore del deserto come Devin Booker finisce la benzina dopo un solo quarto, segnandone 27 totali, di cui solo 9 dopo il primo periodo. Prova ad aiutarlo Kelly Oubre Jr con 18 punti. Dragan Bender, costretto a giocare centro a causa delle assenze di Ayton e Holmes, mette a referto 17 punti. I 20 punti combinati di Lillard e CJ McCollum si annullano con i 18 di Booker nel primo quarto, terminato 30-31. Il secondo quarto rimane equilibrato (56-52), prima che Portland decida di risolvere la pratica nel terzo parziale. Il primo parziale di 13-6 viene annullato egregiamente dai Suns con un controparziale di 6-16, targato principalmente da 9 punti di Okobo (due triple e un gioco da tre punti), valido per il -1 (73-72). A 4:21 dalla fine del terzo tempo, tuttavia, Portland alza di nuovo le marce con un 15-4 che stende definitivamente i Suns, colpiti da 15 punti tra Layman, Nurkic e Lillard e dal loro 2 su 8 dal campo (88-76). Nel quarto quarto non c’è effettivamente una partita da vedere e da giocare: Seth Curry nel garbage time rimpinguisce le sue statistiche con 15 punti (17 in totale per lui), così come Bender con 8 punti.

Nona vittoria consecutiva per i Blazers contro i Suns: ultima vittoria di Phoenix il 2 novembre 2016. Quarta vittoria nelle ultime cinque uscite: volendo essere più precisi, l’ottava nelle ultime undici. Lillard ha messo a referto 1311 punti nelle prime 50 partite in questa regular season: superati i 1294 di Kiki Vandeweghe nella stagione 1986/1987. Tutti i presupposti per continuare a perseguire lo stato di forma si possono ritrovare nella prossima partita dei Blazers, domenica notte in casa contro gli Atlanta Hawks.
Sesta sconfitta consecutiva per i Suns. Oltre ai già citati Ayton e Holmes, fuori tra i Suns anche TJ Warren (dolore alla caviglia destra). De’Anthony Melton è uscito nel terzo quarto a causa di una distorsione alla caviglia destra. Prossima gara in trasferta, giovedì notte contro i Nuggets.

Minnesota T’Wolves-Los Angeles Lakers 120-105

Giganteggia contro le macerie dei Lakers Karl-Anthony Towns con una doppia-doppia da 27 punti e 12 rimbalzi. Wiggins aggiunge 23 punti e Jerryd Bayless dà il suo contributo mettendo a referto 16 punti dalla panchina. Torna dall’infortunio risalente la partita di Natale Rajon Rondo, con una partita niente male: 15 punti (6 su 11 dal campo e tre triple), 6 rimbalzi e 13 assist. Ingram, Caldwell-Pope e Kuzma terminano rispettivamente con 20, 13 e 10 punti, con un terribile 1 su 10 dal perimetro. Partita non caratterizzata da grandi parziali: a fine primo tempo i Lakers avrebbero 5 punti di vantaggio con l’arrivo dell’intervallo (56-61), ma si fanno trovare impreparati lasciando campo aperto a Bayless, che accorcia con un running lay-up sul -3 al buzzer-beater (58-61); tra l’altro, 13 punti di Bayless che in regular season ha 3.7 punti di media. Nel terzo tempo nessuna squadra riesce a guadagnare un parziale necessario per un vantaggio confortevole, con la partita che si decide nel quarto quarto partendo dal +2 T’Wolves (84-82). Primi tre minuti del quarto quarto da incubo per i Lakers, i quali subiscono un 10-0 di parziale a causa principalmente di 7 punti di Wiggins (94-82). Los Angeles riesce un minimo a raccapezzarsi andando a punti per cinque possessi di fila, totalizzando 12 punti (100-94). Poi l’episodio che forse ha spostato gli equilibri: fallo in attacco di McGee durante una penetrazione, nella quale dà una gomitata a Saric (involontaria); gli ufficiali decidono per il flagrant-one, che dà due liberi a Towns (messi a referto) e il possesso ai T’Wolves (104-94). Nelle azioni successive Minnesota va a punti con una schiacciata di Gibson dopo una penetrazione di Wiggins e con una tripla di Towns: Walton chiama il time-out, ma la partita è già finita a 4:40 dalla fine (109-96).
Terza vittoria di fila per Minnesota (24-24) che al momento è a sole due partite dall’ottavo seed dei non costanti Clippers (26-22). Il rookie Jared Terrell totalizza 10 punti dopo averne segnati 9 nelle sue prime quattro partite in carriera. Jeff Teague ha saltato la sua seconda partita di fila a causa di un dolore al piede sinistro. I T’Wolves hanno vinto la serie stagione contro i Lakers per 3-1. Prossima partita per loro sabato notte, nello Utah contro i Jazz.

Terza sconfitta di fila invece per i Lakers, che hanno perso 7 palloni nel solo terzo quarto, regalando 11 punti. Quindicesima partita senza LeBron James, a causa di quell’inguine che sta mandando a repentaglio la stagione dei giallo viola. Prossima partita sempre allo Staples, lunedì notte, dove non si può davvero sbagliare contro i Suns.

Tutti i risultati di venerdì 25 gennaio

Golden State Warriors-Washington Wizards 126-118
New Orleans Pelicans-Oklahoma City Thunder 116-122
Portland Trail Blazers-Phoenix Suns 120-106
Minnesota T’Wolves-Los Angeles Lakers 120-105

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