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Basket, semifinale A1 2018: Trento cancella Venezia, l’Aquila vola in finale

Toto Forray - Foto di Niccolò Caranti - CC-BY-SA-3.0

La Dolomiti Energia Trentino batte l’Umana Reyer Venezia con il punteggio di 84-76 in gara quattro della semifinale playoff Poste Mobile LBA 2018. Grazie a questo successo Trento vola in finale scudetto per il secondo anno consecutivo, dove l’aspetta l’Olimpia Milano.

LA CRONACA – Avvio con grande intensità da ambo i lati. Gli attacchi prevalgono sulle difese, tanto che la Reyer imprime un 2/3 da tre punti che porta il primo mini-parziale (12-16) dopo sei minuti. Watt e Hogue si contendono la supremazia nel pitturato e assumo sin da subito il ruolo di protagonisti del match, tanto che a fare la differenza è nuovamente il tiro dall’arco. Trento carbura dalla linea dei 6,75 metri (4/6) con Silins e Forray, attuando il contro-sorpasso (20-18).

La reazione della Reyer arriva nel secondo quarto grazie alla pulizia tecnica di Peric e alle bombe in transizione di Sosa e Johnson, usciti dalla panchina. Venezia firma il contro-sorpasso. Dall’altro lato capitan Forray, però, non ci sta: distribuendo assist (5 nel primo tempo) a profusione e con un 4/5 dal campo, mantiene a galla la Dolomiti all’intervallo lungo (36-41).

LA RIPRESA – Al rientro dagli spogliatoi i due lunghi della Reyer, Watt e Daye, consegnano il massimo vantaggio Venezia, sul più otto. La replica di Trento è rabbiosa, e arriva con due triple in fila di Silins. Il lettone si scatena dall’arco e in patrocinio con il solito Forray, riporta la Dolomiti avanti (49-47).

Nel momento di maggior tensione della partita sale in cattedra Shields con sei punti consecutivi che scavano un solco di sette punti (57-50). Trento si presenta alla battaglia del quarto periodo con in mano il match point per la finale. La Dolomiti stritola con la propria intensità difensiva la creatività offensiva della Reyer. Venezia ringrazia le triple di Dominique Johnson e sopravvive alla tempesta, riportandosi a meno cinque.

Tornata la quiete, la leggerezza vanesia di Daye procura due palle perse sanguinose. È il segnale della resa dei campioni in carica. La fame unita all’intensità agonistica di Trento portano Buscaglia a giocarsi lo scudetto per il secondo anno consecutivo.

UMANA REYER VENEZIA: Johnson 17, Daye 16, Watt 12
DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Forray/Shields 17, Hogue 16, Silins 12

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