Atletica

Atletica, Europeo di Amsterdam: il riassunto del pomeriggio – 6 luglio

Veronica Inglese - Foto Colombo/Fidal

La prima giornata dell’Europeo di atletica leggera in corso di svolgimento ad Amsterdam è andata in archivio. Una sola finale si è disputata nel tardo pomeriggio olandese illuminato dal sole e condizioni ideali per lo svolgimento di tutte le gare in pista ed in pedana. Andiamo a riassumere tutto quello che è successo.

10000 metri donne

Il primo oro di questo Europeo va alla turca Yasemine Can andata in fuga nel terzo km imprimendo un ritmo importante che ha creato un solco incolmabile. Il tempo finale recita 31:12.86 (record europeo U23), non è bastata un grande seconda parte di gara della portoghese Dulce Felix che ha recuperato progressivamente secondi, ma chiude seconda con 31:19.03. Terza la norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal 32:23.45 mentre ottima gara di Veronica Inglese che chiude al sesto posto con il suo primato personale: 31:37.43.

400 metri ostacoli uomini

Il pomeriggio si è aperto in pista con i 400 metri ostacoli uomini che hanno sorriso ai colori azzurri visto che sia Mattia Contini che Mario Lambrughi sono riusciti ad accedere in semifinale. Non tempi straordinari, ma l’importante era arrivare tra i primi due. Contini nella seconda batteria ha chiuso a 51.26 dietro al tedesco Tobias Giehl. Queste le dichiarazioni dell’azzurro:“Avevo in testa di arrivare a giocarmi l’Europeo, mi sono concentrato sulle fase giovanili, agli Assoluti sono andato bene e adesso sono qui oggi. Ho notato che questa pista rende di più sulle distanze brevi, nei 400 tende a sottrarre energie a chi la corre. Io sono un diesel e domani spero di fare meglio di oggi, questo per me deve essere solo un punto d’inizio”.
Secondo posto anche per Mario Lambrughi che rimonta negli ultimi 50 metri andando a chiudere secondo con il tempo di 51.06 che non lo soddisfa del tutto: “Il tempo non è buono, ma è così per tutti, l’obiettivo era solo passare. Ieri ero un po’ preoccupato: pioggia, freddo, vento. Oggi meglio anche se il vento è veramente pazzesco, in pista si sente tanto. Alla fine ne avevo di più e sono riuscito a rimontare e sono arrivato secondo”. Già qualificato direttamente in semifinale il terzo italiano Josè Reynaldo Bencosme

200 metri donne

Grande delusione per Gloria Hooper che con 23.25 finisce solamente quinta nella sua batteria e abbandona l’idea di poter agguantare una finale che alla vigilia sembrava alla portata. Una gara cominciata subito male con un tempo di reazione 0.170, l’azzurra – con un grosso fiocco bianco in testa – ha provato a reagire sul rettilineo finale, ma non c’è stato nulla da fare. Le sue dichiarazioni al termine della gara: “Una partenza poco convinta, anche la seconda parte non era così efficace come al solito. Io ero convintissima di poter fare bene e di approdare in finale, sono davvero molto delusa”.
Le otto finaliste sonoLalova (22.57), Asher-Smith (22.57), Luckenkemper (22.90), van Schagen (22.95), Pohrebnyak (22.98), Samuel (23.05), Mayer (23.06), Williams (23.14)

Giavellotto uomini

Nulla da fare per Norbert Bonvecchio che dopo aver fatto nullo nel primo tentativo, riesce a piazzare la misura con 75.75: troppo poco per sperare di entrare in finale. Fa meglio Roberto Bertolini capace di lanciare 80.58, ma anche questa misura non serve per approdare in finale. Migliore lancio delle qualificazioni lo sigla il finlandese Antti Ruuskanen con 88.28. Da segnalare invece la clamorosa eliminazione di Tero Pitkamaki, non bastano infatti 80.52 metri.

3000 metri siepi uomini

Abdoullah Bamoussa nella prima semifinale da’ spettacolo sino a pochissimi metri dal traguardo. Il veneto con origine marocchine ai 2 km ha impresso un ritmo diverso scappando via sino ai 400 metri quando è stato ripreso dai suoi avversari. Sfortunata la caduta nell’ultimo ostacolo, ma Bamoussa è stato bravo a non mollare ed a chiudere comunque sesto con il suo primato personale: 8.32.54 che gli vale la finale come ripescato. Queste le sue dichiarazioni: “Il mio obiettivo era di alzare il ritmo negli ultimi tre giri, ho provato a dare il massimo purtroppo sono caduto, ma sono contentissimo di arrivare in finale. Si lavora tanto per arrivare sin qui”
Yuri Floriani e Jamel Chatbi anche loro riescano a centrare la finale dei 3000 siepi e lo fanno con una gara praticamente speculare che si è diversificata nell’ultimo ostacolo con la caduta di Floriani che però non ha compromesso nulla. Floriani ha chiuso con 8:34.82, Chatbi 8:33.25. Le loro dichiarazioni a fine gara, Floriani: “Sono contento però mi sembra di essere ancora un ragazzino nonostante abbia 35 anni. Ho fatto una buona batteria, ma volevo passare direttamente tra i primi 5, ma ovviamente va bene anche il tempo di ripescaggio. Ero molto teso, sento che sono le ultime mie esperienze a livello internazionale. Cercherò di recuperare al massimo in vista della finale di venerdì”. Chatbi: “Tre italiani in finale è una bellissima cosa, sono bello carico. Speriamo di fare bene nei 3000 e nei 5000″.

800 metri donne

Si sono disputate anche le batterie degli 800 metri donne con due azzurre al via: Yusnieysi Santiusti e Irene Baldessari. Santiusti vince la quarta batteria con 2:04.53 approdando in semifinale non spingendo neanche al massimo e lasciando davvero un’ottima impressione. Soddisfazione che esterna anche a fine gara: “E’ andato tutto bene, mi sono preparata bene sia mentalmente che fisicamente. Era solo la qualificazione e quindi l’importante era tenersi il più energie possibili”.  Baldessari non disputa una delle sue migliori gare in carriera e chiude ultima nelle prima batteria degli 800 metri con il tempo di 2:06.15 Queste le sue dichiarazioni: “Mi ero allenata bene, ero convinta di fare il personale ma non ho saputo sfruttare questa occasione. La gara più brutta della stagione, mi dispiace tantissimo soprattutto quando si indossano questi colori” . Ritiro invece per la Stepanova, balzata agli onori della cronaca per via della sua denuncia del doping russo, una gara simbolica visto che la Stepanova ha comunque tagliato il traguardo.

Salto con l’asta maschile

Il solito Renaud Lavillenie vince le qualificazioni del salto con l’asta facendo segnare 5.60, l’unico a salire così in alto. Per entrare in finale comunque basta anche un 5-35 con svariati errori che mettono in evidenza un livello non troppo eccelso.

Salto in lungo femminile

Nessuna azzurra al via nelle qualificazioni del salto in lungo femminile. Ben dodici atlete riescono a strappare il pass per la finale con la serba Ivana Spanovic una spanna sopra le altre avversarie: per lei un grande 6.90, un salto che potrebbe valere una medaglia anche nella finale. A seguire la tedesca Mihambo (6.76) e l’estone Balta (6.64). Ultima qualificata l’ucraina Anna Kornuta con 6.46.

Getto del peso femminile

Chiara Rosa e Julaika Nicoletti non centrano la finale del getto del peso femminile. Le due azzurre disputano una semifinale opaca e non si avvicinano al al 16.86 della britannica Wallader che si piazza dodicesima. Chiara Rosa fa registrare come miglior lancio un 16.26 mentre la Nicoletti un modesto 15.81. Migliore prestazione della tedesca Schwanitz che addirittura va sopra i 19 metri, 19.02 per la precisione

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