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Al via “calcio e disabilità”, un torneo per abbattere i pregiudizi

Il progetto "Calcio e disabilità", Foto Lingria/Lega Serie A

Integrazione, inclusione sociale, voglia di coinvolgere le persone disabili e infrangere i pregiudizi. Queste le fondamenta del progetto “#iovogliogiocareacalcio, calcio e disabilità: fischio d’inizio per Quarta Categoria” presentato questa mattina a Roma, nella sala Capitolare al Senato. “Questa iniziativa è una bella pagina nella storia del calcio italiano – ha sottolineato il presidente del Senato Pietro Grasso – perché contribuisce a promuovere la cultura dell’integrazione infrangendo il muro del pregiudizio e gli ostacoli alla partecipazione piena delle persone con disabilità alle attività sportive”.

Il torneo, promosso con il sostegno della Federcalcio e del Centro sportivo italiano, partirà il 21 gennaio in via sperimentale con otto squadre “adottate” da altrettanti club di Serie A. Queste le “partnerships”: Milan-Briantea84, Inter-Sporting4E, Genoa-ADS Calcio 21, Cagliari-Fuorigioco di Mantova, Fiorentina-Ossona, Sassuolo-Tukiki Minerva, Lazio-Gea Ticinia Novara, Udinese-Vignareal. Le otto squadre indosseranno le maglie dei club di A e si sfideranno in un girone di sola andata con partite di 30 minuti. Le sette giornate del torneo si giocheranno sempre di sabato (21 gennaio, 4 e 18 febbraio, 4 e 18 marzo, 1 e 29 aprile) dalle 14 alle 16 al centro del Football City, in Piazza Tirana 17, a Milano. La finale, invece, si giocherà il 13 maggio al campo dell’ASD Pontelambrese il 13 maggio.

“Siamo grati a chi ci ha proposto questa iniziativa – ha dichiarato il presidente della Lega Serie A Maurizio BerettaAlcune squadre A sono già entrate nel progetto in modo evidente ed altre seguiranno”. Alla presentazione del torneo hanno preso parte anche i senatori Franco Carraro e Laura Bignami, il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi e della Lega nazionale dilettanti Antonio Cosentino, il numero uno del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, il presidente del Centro sportivo italiano Vittorio Bosio e il numero uno della Federcalcio Carlo Tavecchio: “Quando mi hanno proposto questa iniziativa vedevo degli ostacoli operativi – ha spiegato il presidente della Figc – Non è stato semplice, devo ringraziare Pancalli perché abbiamo trovato subito un discorso di fattibilità. Abbiamo parlato con il Csi e messo insieme la convenzione: l’esperimento nasce in Lombardia per esigenze operative, poi allargheremo l’iniziativa su tutto il territorio nazionale e diventerà una operazione di grossa portata. Ringrazio la Lnd che sosterrà l’operazione, ringrazio gli arbitri e tutto il nostro mondo, che ha sposato con entusiasmo questo progetto”.

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