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Wimbledon 2017: Roger Federer supera il 1° turno, ritiro per Alexandr Dolgopolov

Roger Federer - Foto Ray Giubilo

Buona la prima per Roger Federer, al torneo di Wimbledon. Lo svizzero, testa di serie n°3 e recente vincitore del torneo di Halle, ha sconfitto l’ucraino Alexandr Dolgopolov (n°84 Atp), vincitore in febbraio del torneo di Buenos Aires, con quest’ultimo che si ritira sul 6-3 3-0, dopo appena 43’.

I PRECEDENTI – 3-0 a favore dello svizzero, nel 2010 sul cemento indoor di Basilea, e gli altri due sul cemento outdoor di Indian Wells, nel 2014, e dell’Australian Open nel 2016, con l’ucraino che non ha strappato nemmeno un set; sull’erba risulta quindi un incontro inedito.

LA CRONACA – Inizio favorevole a Federer, che ottiene subito due palle break, sfruttando la seconda, sfruttando poi il servizio per salire 2-0; nel quinto game lo svizzero si procura un’altra palla break, ma l’ucraino si salva con un’ottima seconda. Nel settimo game, doppio fallo di Dolgopolov e nuova palla break per Federer, ma l’ucraino l’annulla grazie al servizio, salvo poi concederne un’altra e salvarsi con un gran dritto. Sul 5-3 Dolgopolov serve per rimanere nel match, e con un altro doppio fallo offre 2 set point a Federer, annullando la prima, ma non la seconda, permettendo allo svizzero di chiudere il parziale per 6-3 in 28’, e la differenza l’ha fatta il servizio, con l’ucraino autore di 3 doppi falli, e a fine set chiama il fisioterapista per controllare la caviglia. Nel secondo set Federer è costretto subito ai vantaggi, ma alla fine tiene la battuta con un ace, senza concedere palle break; nel game successivo Dolgopolov sbaglia troppo e concede due chance di break non consecutive, la prima annullata con il dritto, ma sulla seconda commette ancora doppio fallo e fa subito scappar via lo svizzero. Sul 3-0 30 pari l’ucraino decide di ritirarsi, dicendo allo svizzero che il problema alla caviglia lo condiziona troppo; parziale durato appena 15’.

PROSSIMO TURNO – Nel secondo turno Roger Federer affronterà o il qualificato greco Stefanos Tsitsipas o il serbo Dusan Lajovic.

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