Si sono concluse oggi sul bacino del Rotsee a Lucerna, in Svizzera, le finali dell’appuntamento mondiale che assegna gli ultimi pass per la partecipazione all’Olimpiade di Rio 2016. Per l’Italia 5 equipaggi erano approdati alle finali: per le donne il due senza, il doppio, e il doppio pesi leggeri; per gli uomini il 4 di coppia e l’otto. Per i due singolisti Paolo Perino e Valentina Rodini il tentativo di qualificarsi per l’Olimpiade si era spento nelle eliminatorie.
Risultato amaro per i due doppi femminili. Nella categoria pesi leggeri i pass disponibili per Rio erano due, e le veterane Elisabetta Sancassani e Laura Milani si piazzano terze all’arrivo. Pagano una prima fase di gare troppo lenta, in cui hanno perso contatto con i due equipaggi olandese e rumeno, classificatosi primo e secondo. Nella categoria senior, Laura Schiavone e Giada Colombo mantengono la terza posizione per quasi tutta la gara, ma non riescono a impensierire le ceche e le danesi, saldamente al comando e qualificate per Rio. Le italiane chiudono quarte e devono abbandonare i sogni olimpici per questa volta.
Buone notizie per il due senza composto de Alessandra Patelli e Sara Bertolasi. In questa gara i pass a disposizione erano 4, e il nostro equipaggio era entrato in finale vincendo ieri con autorità il proprio recupero. Patelli e Bertolasi impostano la gara all’attacco, e passano prime a metà gara alla boa dei 1000 metri. Nel finale subiscono il ritorno della Spagna e della Cina, ma la qualificazione non è a rischio: terze al traguardo e sguardo ormai alle regate olimpiche di Rio de Janeiro. Seconda partecipazione olimpica per Sara Bertolasi, che gareggiò in questa stessa specialità a Londra nel 2012. Sarà invece esordio olimpico per Alessandra Patelli.
Nel settore maschile il 4 di coppia composto da Francesco Cardaioli, Alessio Sartori, Giacomo Gentili e Luca Rambaldi non riesce ad andare oltre l’ultima posizione, chiudedo una stagione opaca ma anche flagellata da infortuni e malattie. I pass disponibili erano due, e vanno a Russia e Canada classificatisi primi e secondi. Decisamente troppo il distacco per gli azzurri da queste due imbarcazioni, fin dalle fasi iniziali di gara. A parte il veterano Alessio Sartori, plurimedagliato olimpico, gli altri componenti di questo equipaggio hanno davanti a loro diversi anni di carriera agonistica, e avranno occasione di rifarsi a Tokyo nel 2020.
L’imbarcazione ammiraglia del canottaggio, l’otto, scende in acqua con a bordo Matteo Stefanini, Fabio Infimo, Mario Paonessa, Pierpaolo Frattini, Giovanni Abagnale, Simone Venier, Luca Agamennoni, Domenico Montrone, e il timoniere Enrico D’Aniello, per tentare di aggiudicarsi una delle prime due posizioni. La qualificazione è alla nostra portata, e l’armo azzurro transita in quarta posizione a metà gara, ma a contatto con i battistrada polacchi e statunitensi. Il finale è da cardiopalma, con gli americani che riescono a sopravanzare i polacchi per la prima posizione. L’Italia si porta in terza posizione, ma non riesce ad andare oltre. Sulla linea d’arrivo i distacchi sono minimi: tre imbarcazioni in meno di un secondo, ma l’Italia rimane terza e sfumano così i sogni olimpici per l’equipaggio azzurro.
L’equipaggio di Patelli e Bertolasi del due denza femminile si aggiunge a quelli che la nazionale italiana aveva già qualificato sulla base dei risultati ottenuti ai Campionati del Mondo 2015: il due senza, il doppio, il quattro senza, il doppio pesi leggeri, il e quattro senza pesi leggeri, tutti maschili.