Calcio estero

Superlega, Laporta: “Attendiamo la sentenza. La Uefa sta con i club che hanno risorse illimitate e nessun controllo”

Joan Laporta Barcellona
Joan Laporta, presidente Barcellona - Foto LiveMedia/Marc Graupera Aloma/DPPI

Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, è tornato a parlare della vicenda Superlega. Ecco le sue parole: “Tutti noi abbiamo salvato il Barça ma dobbiamo continuare a lavorare, perché il club non è definitivamente al sicuro ancora. Senza Superlega non avanzeremo. Il calcio ha un problema di pubblico, deve poter attrarre i giovani. Esiste inoltre il problema dei club-Stato, che hanno risorse illimitate e nessun controllo. La precedente gestione del nostro club ha commesso l’errore di voler competere con loro. Nessuno ha mai messo un freno a questi club. La Uefa fa tutto il contrario, li appoggia. Per questo noi appoggiamo la Superlega. Fa ridere quando i club-Stato dicono che quelli della Superlega sono ‘i ricchi’. Lavoreremo per rispettare le leghe e sarà un torneo aperto. Il caso è sotto esame della Corte di Giustizia dell’Unione Europea: se sarà favorevole ai nostri interessi, potremo lavorare a un format della competizione che possa piacere a tutto il mondo”.

Laporta ha poi parlato di Inter-Barcellona: “L’arbitraggio che abbiamo avuto a Milano è stato vergognoso. Non solo per quello che l’arbitro non ha visto, ma soprattutto per quello che non ha visto il Var. Tra l’altro lo stesso Var che si era perso un netto rigore su Dembélé a Monaco. C’era un rigore nettissimo su Lewandowski, che non è stato nemmeno chiamato. Vincere la Champions? Adesso non ci penso, ma penso che siamo tutti d’accordo che possiamo battere Inter, Bayern e vincere sul campo del Viktoria Plzen”. 

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