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Basket, NBA 2017/2018: San Antonio e Cleveland sconfitte, super Curry per Golden State

LeBron James - Foto Keith Allison - CC-BY-SA-2.0

Nella notte NBA di domenica 31 dicembre 2017 si sono disputati 7 match e ci sono state alcune sorprese a chiudere questo anno. Sconfitte per Cleveland Cavaliers e San Antonio Spurs fermate in trasferta rispettivamente da Utah Jazz e Detroit Pistons. Vincono, invece, i Golden State Warriors superando quota 140 punti contro Memphis grazie ad una ottima prova di Steph Curry. Vittorie esterne per New York Knicks, Miami Heat e Philadelphia 76ers mentre trovano un risultato positivo gli Atlanta Hawks, in casa, contro Portland.

Detroit Pistons-San Antonio Spurs 93-79
Alla Little Caesars Arena di Detroit i Pistons conquistano la vittoria contro San Antonio guidando nel punteggio fin dal primo quarto e non lasciando mai la possibilità di rientrare alla squadra di Popovich. Dopo i primi 12 minuti Detroit è avanti di 11 (dopo aver raggiunto il +13) e aumenta il suo vantaggio fino a 15 lunghezze (35-20) nella parte iniziale del secondo quarto. Piccola reazione Spurs che si riportano sotto nel punteggio fino al meno uno (37-36) per poi chiudere il primo tempo sotto di soli 3 punti (39-36). Al rientro dall’intervallo Detroit è brava a tenere botta all’attacco di San Antonio, riuscendo ad allungare e sfruttando la situazione nell’ultimo quarto quando i Pistons raggiungono sull’88-69 il massimo vantaggio di 19 punti. La sfida si chiude sul 93-79. Prestazione maiuscola di Detroit che porta Bullock e Kennard a 22 e 20 punti e con Drummond che chiude il 2017 con una doppia doppia da 14 punti e 21 rimbalzi. Nel campo degli Spurs i migliori sono stati Kawhi Leonard con i suoi 18 punti nei quasi 28 minuti giocati con solo 4/11 al tiro e Aldridge che, nonostante la serata non positiva della squadra, chiude con 15 punti ed 11 rimbalzi.

Utah Jazz-Ceveland Cavaliers 104-101
Risultato a sorpresa anche a Salt Lake City dove Utah supera Cleveland. Primi due quarti in controllo per i Cavaliers che chiudono avanti di 10 punti il primo e  di 5 il secondo ma con un massimo vantaggio toccato nei primi 12 minuti sul 17-31 di +14. La reazione dei Jazz arriva al rientro delle squadre in campo dopo l’intervallo con la squadra di casa in grado di piazzare un parziale di 19-3 dal 52-53 al 71-56. Cleveland però non si arrende e prova in tutti i modi a tornare a guidare nel punteggio arrivando ad un solo punto da Utah sul 93-92  e poi sul 98-97 senza però riuscire a dare la spallata decisiva e venendo sconfitta con il risultato di 104-101. Lebron James chiude con 29 punti, 6 assist e 4 rimbalzi con 10/17 al tiro (di cui 2/6 da tre) mentre Kevin Love raggiunge un’altra doppia punti-rimbalzi (20-10). Ottime nel campo di Utah le prestazioni di Mitchell (29, 6 assist e 8 rimbalzi) e di Ricky Rubio (16 punti, 10 rimbalzi e 8 assist con il 50% al tiro).

Golden State Warriors-Memphis Grizzlies 141-128
Dominio Golden State per oltre 3 quarti di gioco con la squadra di Kerr che mette le cose in chiaro fin da subito e piazza un parziale iniziale di 10-0 che sorprende un po’ Memphis ma, la squadra ospite riesce a reagire fino a portarsi a due punti dagli avversari sul 40-38. Nel secondo parziale i Grizzlies riescono a comandare per un po’ il punteggio fino alla parità sul 52-52 ma poi i Warriors tornano in controllo chiudendo la prima parte di match sul +11 (78-67). Il distacco si allarga fino al +18 sul finale di terzo quarto (116-98) e poi al massimo vantaggio per Golden State sul +21 (140-119). La sfida si chiude con il punteggio di 141-128 con i padroni di casa che salutano al meglio il 2017 che ha regalato loro un altro titolo NBA. Steph Curry è l’assoluto protagonista del match con il tabellino finale che recita 38 nella casella dei punti segnati nei 25 minuti e 36 secondi giocati con 13/17 al tiro (oltre 76%) di cui 10/13 dall’arco (77% di triple a segno), sono 3 gli assist e 4 i rimbalzi che completano una prestazione di grandissimo livello. Gli altri due componenti del terzetto, Klay Thompson e Kevin Durant, chiudono rispettivamente con 21 e 20 punti, con l’ex Oklahoma che sfiora la doppia doppia visti i 9 assist forniti ai compagni. Per Memphis il migliore è stato Marc Gasol (27 punti, 1 assist e 6 rimbalzi).

GLI ALTRI MATCH – I New York Knicks superano allo Smoothie Kng Center di New Orleans i Pelicans con il punteggio di 105-103 dopo una mini rimonta nell’ultimo quarto nel quale la squadra di casa era andata in vantaggio di 8 lunghezze prima che i ragazzi di Hornacek pareggiassero sul 101-101 e vincessero con un mini parziale di 4-2 negli ultimi momenti di match. Non bastano i 31 punti e 9 rimbalzi di Anthony Davis e la doppia doppia da 29 punti e 19 rimbalzi di Cousins ai Pelicans per trovare la vittoria. Per i Knicks 30 di Kristaps Porzingis corredati da 3 assist e 7 rimbalzi nei 31 minuti giocati (50% al tiro, 11/22). Vittoria esterna anche per i Miami Heat che si impongono per 117-111 contro gli Orlando Magic. Migliore della sfida è stato Gordon con i suoi 39 punti e 7 rimbalzi in meno di 36 minuti giocati (14/22 al tiro). Sorprendente il carattere di Atlanta che contro Portland sale in doppia cifra nel numero di vittorie stagionali (solo 10 finora sui 36 incontri disputati) chiudendo il match con il punteggio di 104-89. Chiude il programma della notte Denver Nuggets-Philadelphia 76ers che termina con con il risultato di 102-107 al Pepsi Center con i 31 punti di Murray che non sono abbastanza per la squadra di casa per evitare la sconfitta.

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