Il girone B del torneo di basket maschile dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro inizia ad assumere contorni un po’ più certi, dopo i risultati a sorpresa dei primi due turni. Nella terza giornata del raggruppamento la Croazia si riscatta subito e sconfigge i padroni di casa del Brasile al termine di una partita in cui hanno rischiato di mandare in fumo un bel vantaggio. La Spagna finalmente si sblocca e batte la Nigeria, al termine di un’altra gara in cui hanno rischiato di perdere, e soprattutto di complicarsi dannatamente la vita in chiave qualificazione ai quarti. Infine, grande vittoria della Lituania ai danni dell’Argentina, con tanto di sorpasso in testa al girone e qualificazione matematica alla fase ad eliminazione diretta.
Partiamo proprio dalla partita che ha chiuso il programma di giornata. La Carioca Arena assiste ad una partita molto attenta, come di consueta, sul piano tattico da parte della nazionale baltica, con un Mindaugas Kuzminskas in versione cinque stelle extra-lusso: 23 punti in 26 minuti con 9/13 al tiro per la guardia della Lituania, che si mette sulle spalle l’intera squadra insieme ad un Mantas Kalnietis particolarmente lucido e autore di 17 punti. Dall’altra parte, Luis Scola non ripete la serata magica di due giorni fa contro la Croazia, mentre Manu Ginobili riesce a muovere in maniera sostanziosa il proprio tabellino solo dalla lunetta e Andres Nocioni spara a salve con i piedi dietro l’arco.
Abbiamo parlato di una Spagna che si è riscattata e ha ottenuto la prima vittoria, nella gara partita allo scoccare della mezzanotte ora italiana. La Nigeria gioca una partita gagliarda e per tre quarti sogna l’impresa, ma l’ultimo periodo delle Furie Rosse è da grande squadra: 31 punti messi a segno e una prova corale spaventosa, ma più in generale i protagonisti in casa iberica sono stati i giocatori che in pochi si attendevano: Willy Hernangomez firma 11 punti con un solo errore al tiro, molto bene anche Ricky Rubio e molto solido anche Juan Carlos Navarro, che con tre triple manda al tappeto gli africani. Dall’altra parte, Chamberlain Oguchi è pazzesco con i piedi dietro l’arco ma nel già citato ultimo quarto viene meno tutta la squadra, con Josh Akognon che non riesce ad essere incisivo, grazie soprattutto alla difesa iberica.
Chiudiamo con la gara che in realtà la giornata l’aveva aperta. La Croazia tira benissimo dal campo, soprattutto da tre punti con 11 bombe e il 50%, e deve ringraziare soprattutto la stella di Bojan Bogdanovic, che nella notte di san Lorenzo splende in maniera accecante per i tifosi della Carioca Arena, tornati a casa evidentemente delusi. 33 i punti con 16 tiri per il giocatore dei Brooklyn Nets, coadiuvato come di consueto da un grande Dario Saric, autore di 15 punti contornati anch’essi da tre bombe. Bastano i quasi cinquanta punti dell’accoppiata di star a disposizione di coach Petrovic per vincere la seconda partita in questa Olimpiade, anche perché in casa verdeoro le percentuali offensive sono decisamente basse: Leandro Barbosa tira 7/18, addirittura 2/10 per Nenè, mentre si salvano appena Marcelinho Huertas e Marquinhos.
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