Formula 1

F1, alla scoperta dell’Albert Park Circuit di Melbourne: il parco della velocità

Albert Park, Melbourne - Foto LGEPR - CC-BY-2.0
Albert Park, Melbourne - Foto LGEPR - CC-BY-2.0

L’Albert Park, circuito cittadino di Melbourne, Australia, è da tempo uno dei punti salienti del Campionato mondiale di Formula 1. Sebbene il GP d’Australia faccia parte del calendario ufficiale dal 1985, la sua storia risale addirittura al 1928, con la celebre 100 Miles Road situata a Phillip Island: non è un caso, dunque, che il primo Gran Premio d’Australia si tenne l’anno successivo sul medesimo tracciato. Tuttavia, la storia dello storico tracciato stradale di Melbourne inizia solo negli anni ’50, quando fu utilizzato per la circolazione ordinaria, prima di cadere in disuso per circa 40 anni a causa delle proteste ambientaliste. Tuttavia, a partire dal 1996, l’Albert Park di Melbourne ha ospitato il GP d’Australia per la prima volta subentrando ad Adelaide, che ha organizzato l’evento, invece, dal 1985 fino al 1995. Il tracciato di Albert Park, che solitamente funge da tranquillo parco ricreativo locale, si trasforma in un circuito automobilistico temporaneo sei settimane prima dell’evento, per poi venire smantellato quattro settimane dopo la gara.

 

Caratteristiche del tracciato

La pista, lunga circa 5,278 km, è caratterizzata da molte curve e pochi rettilinei lunghi, richiedendo un alto carico aerodinamico e causando un notevole consumo degli pneumatici. Tra le curve più significative vi sono la Jones, la Brabham, e la Clark, ognuna con le proprie sfide e storie legate ai grandi nomi della Formula 1. Negli ultimi anni, il circuito di Albert Park ha subito importanti lavori di ammodernamento, con asfalto nuovo e ampliamenti delle curve, favorendo così velocità prossime ai 330 km/h nel tratto veloce del secondo settore. Ad oggi, il circuito offre ben quattro zone per l’utilizzo del DRS, distinguendosi come il primo in Formula 1 ad offrirne un numero così elevato. La gara australiana si articola per 58 giri, per un totale di 306,124 chilometri.

 

Tanti piloti australiani, pochi successi

Nonostante l’orgoglio nazionale sia stato rappresentato sulla griglia da diversi piloti, nessun australiano è riuscito ad imporsi nelle diverse edizioni del GP d’Australia. Mark Webber si è avvicinato nel 2012 con un quarto posto, mentre Daniel Ricciardo riuscì a terminare secondo nell’edizione 2014, ma è stato successivamente squalificato in quanto la sua Red Bull consumò un quantitativo di carburante che eccedeva i limiti consentiti. Nel 2023, al suo primo GP tra le mura native, Oscar Piastri, si piazzò solo all’ottavo posto. Per quanto riguarda i piloti stranieri, Michael Schumacher detiene il record di vittorie sul tracciato con 4 successi, seguito da Sebastian Vettel con 3. Anche grazie ai due tedeschi, la Ferrari è la scuderia più vincente su questo circuito con 9 vittorie, seguita da McLaren con 6, Mercedes con 4, Red Bull e Renault con 2 e Williams con 1. Una delle vittorie più sorprendenti è stata quella di David Coulthard nel 2003, il quale, al tempo alla McLaren, partì dall’undicesima posizione in griglia e finì primo. Quella è stata anche l’ultima vittoria in Formula 1 per il pilota britannico.

 

Record di Velocità

Nel circuito, Max Verstappen ha stabilito il record assoluto con un tempo di 1:16.732 durante le qualifiche del GP d’Australia 2023, percorrendo mediamente 247,63km/h.  Nell’edizione precedente, invece, Charles Leclerc ha siglato, a bordo della F1-75, il record per quanto concerne il giro in gara, fermando il cronometro sull’1:20.260.

 

Questo tracciato, per quanto sia intriso di storia, ha ancora molto da offrire, rimanendo un luogo iconico pronto ad accogliere nuove pagine di storia nella Formula 1. L’appuntamento di domenica 24 Marzo non è da perdere, in quanto tradizione vuole che chi vince il GP d’Australia, solitamente è destinato a vincere anche il campionato.

SportFace