Nella combinata alpina maschile dei Giochi Olimpici giovanili di Lillehammer 2016 altra vittoria per River Radamus, sfruttando al meglio un’altra stupenda prova in superg ed amministrando il proprio vantaggio in slalom. Ancora a medaglia Pietro Canzio, che recupera in slalom dopo un errore in superg.
Nella mattina si è quindi disputato il superg, prima parte di questa combinata, e si è subito riproposto lo stesso copione di ieri con l’americano Radamus a partire con il numero 1 e subito a segnare il miglior tempo, imbattuto fino alla fine di questo primo parziale di gara. Galvanizzato dalla medaglia d’oro di ieri, l’americano ha fatto segnare il miglior tempo in due dei tre parziali di gara, soprattutto nella parte finale, che gli ha consentito di mettersi dietro tutti i maggiori rivali, a partire dall’azzurro Michael Tedde, secondo ma a quasi nove decimi di distacco.
A più di un secondo tutti gli altri, a partire dal finlandese Sampo Kankkunen, terzo, e dall’austriaco Manuel Tranninger, secondo favorito della vigilia, quarto, fino al nostro Canzio, argento di ieri e miglior punteggio Fis della sua età al mondo, sesto ad un 1,30 secondi dalla testa. Per il triestino è stata fatale la parte finale, dove ha accusato più di un secondo di ritardo dopo esser rimasto testa a testa con il leader per più di metà gara.
In uno slalom che ha mietuto tante vittime nel pomeriggio, dalle retrovie si è fatto notare lo svedese Filip Vennerstroem, autore di una manche di altissima qualità, che gli ha consentito di recuperare dalla ventunesima posizione dopo il superg fino al quarto posto, grazie al miglior tempo di manche. Non male per lo svedese alla prima gara di combinata alpina della sua giovane carriera. Nella sua rimonta è stato seguito dal ceco Jan Zabystran, che dalla diciassettesima piazza ha rimontato fino alla sesta piazza finale.
È stato il nostro Canzio, desideroso di rifarsi dopo l’errore nella manche di superg, a fermare la rimonta della coppia ceco-svedese, seppur di poco più di due decimi. Piazzatosi nel leader box, il triestino ha visto il podio avvicinarsi quando il danese Marcus Vorre è uscito di scena e poi il finalndese Kankkunen gli è scivolato alle spalle. Un’ottima prova da parte dell’austriaco Tanninger l’ha messo in seconda piazza quando mancavano solo due atleti e per l’Italia a quel punto c’era certezza di una nuova medaglia.
Purtroppo Tedde non ha trovato il feeling con le curve strette e gli sci corti dello slalom dopo l’ottima prova in superg, tagliando il traguardo lontano dall’austriaco in testa e anche dal compagno di squadra Canzio. Il valdostano finirà poi decimo.
L’americano in cima, conscio di avere più di un secondo da amministrare, ha rischiato di depauperare il grande vantaggio con una seconda parte di slalom molto rallentata. Nonostante il settimo tempo di manche, Radamus ha tenuto la testa della gara per sette centesimi, conquistando così il secondo oro consecutivo. Argento per l’austriaco Tanninger e un bellissimo bronzo di carattere per il nostro Canzio.