Il Napoli si rimette in marcia nel derby e Rudi Garcia può respirare. In casa azzurra, va detto, il 2-2 contro il Milan era stato accolto bene per l’ottima reazione dopo il disastro del primo tempo, ma i partenopei l’anno scorso erano tutt’altra squadra e negli occhi dei tifosi c’è ancora la splendida macchina da guerra dello scorso anno e non la nuova versione con lo scudetto cucito sul petto ma non al momento in grado di lottare per ripetersi. Questa vittoria nel delicato derby contro la Salernitana, a ogni modo, consente a un buon Napoli, come spesso è stato in trasferta quest’anno dove ancora si è imbattuti, di riportarsi in zona Champions in attesa di capire cosa faranno le altre nel weekend.
Uno 0-2 targato Raspadori ed Elmas, due che nei piani di inizio stagione erano sì importanti ma non titolari, e che, soprattutto nel caso dell’italiano, lo sono diventati giocoforza ma con grosso merito e la capacità di incidere. Quella che il campione d’Europa 2021 ha avuto col Milan e che ha anche oggi all’Arechi, la stessa del macedone dello scudetto di Spalletti, il dodicesimo uomo perfetto, un po’ in ombra in questa stagione. Bastano i due lampi in una partita molto strana, fatta di folate, con le due squadre – soprattutto nel secondo tempo – molto lunghe, a risolvere la pratica. Un derby sentito, soprattutto dai granata, che restano ultimissimi con zero vittorie ancora all’attivo e la sensazione che con l’arrivo di Inzaghi, complice anche un calendario non indulgente, non sia ancora arrivata la svolta, nonostante la bella iniezione di fiducia della Coppa Italia. Per il Napoli, invece, questa vittoria in trasferta prepara al ritorno in casa al Maradona contro l’Union Berlino, partita da vincere senza patemi per chiudere o quasi la pratica pass per gli ottavi.