Dopo circa dodici ore di tennis giocato è volta al termine una lunghissima giornata a Melbourne. Sulla Rod Laver Arena si sono infatti disputati i quattro quarti di finale degli Australian Open 2021, due maschili e due femminili, e non è andata esattamente come ci si aspettava.
Sicuramente non era previsto che Karatsev approdasse in semifinale e vincesse l’ennesimo match contro pronostico. Stupirsi ancora per questo giocatore russo, che sta battendo molti record e sta giocando un ottimo tennis, non è totalmente possibile. Nonostante i bookmakers lo dessero sfavorito, perciò, in cuor loro tutti gli appassionati erano consapevoli che una sua vittoria non sarebbe stata completa utopia. Specialmente visto che dall’altra parte della rete c’era Grigor Dimitrov, purtroppo spesso bravo a deludere le aspettative. A dir la verità il bulgaro era partito bene, ma tra palle break non sfruttate e l’infortunio patito ha ceduto in quattro set, mancando l’appuntamento con il ritorno in semifinale a Melbourne dopo quattro anni.
Sarebbe davvero clamoroso, di contro, se Karatsev riuscisse a battere persino Novak Djokovic. Archiviata la controversa parentesi dell’infortunio, nonostante non sia ancora al 100% il serbo ha superato in quattro set Sascha Zverev. Il numero uno del mondo si è aggiudicato in rimonta una partita poco spettacolare ma, senza nulla togliergli, i suoi meriti vanno spartiti con i demeriti del suo avversario. A livello tennistico, infatti, il tedesco non ha nulla da invidiare ai migliori del mondo, mentre dal punto di vista psicologico il gap con i suoi colleghi è abissale. Inutile rimarcare la pessima gestione del vantaggio e dei punti chiave, costatagli la vittoria. Semifinale dunque per Djokovic, che ha un bilancio di 8 vittorie su 8 in questo turno.
Meno equilibrati i match femminili, terminati entrambi in due set. Non smette di ruggire Serena Williams, che ha sconfitto comodamente Simona Halep ed ha ribadito le sue ambizioni oltre al suo desiderio di vittoria. La giocatrice statunitense è approdata in semifinale agli Australian Open per l’ottava volta in carriera e le statistiche sorridono anche a lei. Esattamente come Djokovic, in tutte e otto le occasioni Serena non ha mai perso nel penultimo atto dello slam australiano. Una sua presenza in finale appare dunque certa se non fosse che dall’altra parte della rete ci sia Naomi Osaka, che definire ostica sarebbe riduttivo. La giapponese ha rapidamente dimenticato le fatiche patite contro Muguruza nel turno precedente ed ha travolto Hsieh con un duplice 6-2. Osaka è avanti 2-1 nei precedenti e si è aggiudicata, tra l’altro, quello più importante, in finale a Flushing Meadows nel 2018. Motivo per il quale è favorita.
Ad aprire il programma della giornata di domani saranno i due quarti femminili. Ashleigh Barty vuole tornare in semifinale a Melbourne 12 mesi dopo per poi sperare di cambiare il proprio destino. A tentare di rovinarle la festa Karolina Muchova, giocatrice ceca da non sottovalutare assolutamente. L’altro incontro, in programma a seguire, sarà invece un derby a stelle e strisce. Brady parte favorita contro la connazionale Pegula in virtù delle ultime performance da urlo, ma guai ad escludere a priori la possibilità di vedere il pronostico ribaltato.
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Il piatto forte di giornata andrà invece in scena più tardi con i due quarti di finale maschili. Daniil Medvedev, favorito per la vittoria finale solamente dopo Djokovic, sfiderà il connazionale Rublev. Il numero 4 del mondo potrà contare sui favori del pronostico e sul 3-0 nei precedenti, ma a parlare sarà come sempre il campo. Tanta attesa anche per il big match tra Tsitsipas e Nadal. Lo spagnolo si è aggiudicato tutti e quattro i confronti sul cemento, di cui uno proprio in Australia due anni fa. Non va però dimenticato il fatto che il greco arriva a questo match riposato, in virtù del forfait di Berrettini al turno precedente. I presupposti per assistere ad un match da sballo non mancano, appuntamento non prima delle ore 09.00 italiane.