Tra i tanti protagonisti della storia recente del Giro d’Italia, quando si parla di sprint e volate è impossibile non pensare a Mario Cipollini. Il “Re Leone” ha infatti legato il proprio nome alla Corsa Rosa in maniera indissolubile, attraverso una straordinaria continuità di rendimento e di risultati nell’arco di quindici edizioni del Giro. Così il toscano, ormai 36enne, arriva all’edizione 2003 con un grande obiettivo nel mirino: eguagliare e superare il record di 41 vittorie di tappa appartenente al grandissimo Alfredo Binda.
Cipollini inizia il Giro con 40 tappe all’attivo e la prima settimana presenta subito diverse occasioni per i velocisti. SuperMario è in maglia di campione del mondo dopo il trionfo iridato di Zolder 2002, ma ormai è esploso un rivale di altissimo livello come Alessandro Petacchi. Lo spezzino infatti batte Cipollini nella prima tappa con arrivo a Lecce e si prende ovviamente anche la maglia rosa. Il Petacchi di quei giorni è semplicemente perfetto: il velocista della Fassa Bortolo vince tre delle prime sei tappe e porta la maglia rosa per sei giorni prima di cederla come previsto sul Terminillo.
Cipollini colleziona un altro secondo posto nella quinta tappa a Catania, molti iniziano a credere che il record di Binda sia al sicuro. Nella seconda settimana però il Giro d’Italia arriva in Toscana, la regione in cui il Re Leone è nato e cresciuto: il percorso offre due tappe consecutive molto adatte alle ruote veloci del gruppo. Il 18 maggio 2003 Cipollini trionfa ad Arezzo davanti a Robbie McEwen e Petacchi, eguagliando il record di Binda a quota 41 successi di tappa al Giro.
Il giorno dopo la tappa arriva a Montecatini, non lontano dalla “sua” Lucca, un’occasione che assomiglia tanto ad un appuntamento con il destino. Negli ultimi 2000 metri il treno della Domina Vacanze con Ongarato, Bennati ed il fido Lombardi pilota al meglio Cipollini che non rimane coinvolto nella caduta avvenuta poche posizioni più indietro e lancia il suo sprint. McEwen e Petacchi sono battuti per il secondo giorno consecutivo, è la vittoria numero 42 che vale il record.
Una grande soddisfazione ma anche una grande risposta al Tour de France, che nell’anno del suo centenario decide proprio in quelle ore di non invitare alla Grande Boucle la squadra del campione del mondo in carica. Cipollini risponde come gli riesce meglio, sulla strada. Il destino però a volte dà ed altre volte toglie, così tre giorni dopo Re Leone è costretto al ritiro dal Giro per una caduta nel finale di tappa di San Donà di Piave.