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Rafael Nadal ha eliminato Denis Shapovalov ai quarti di finale degli Australian Open 2022, riuscendo a imporsi per 6-3, 6-4, 4-6, 3-6, 6-3. Approccio al match tutt’altro che idilliaco del canadese, probabilmente nervoso per il confronto con uno dei suoi idoli; spagnolo invece sul pezzo sin dal primo istante e martellante con le proprie armi da fondocampo, così come alla battuta. Dopo un primo set sostanzialmente senza storia, dura lotta nel corso del secondo frangente, risolta però dal tennista di Manacor con pazienza e dedizione durante ogni scambio, atteggiamento antitetico a quello dell’opponente, invece frenetico e spesso in errore. A partire dal terzo parziale, svolta delineata dall’atleta di Tel Aviv, sempre più convinto dei propri mezzi ed efficace in ogni zona del campo; Nadal in difficoltà dal punto di vista fisico e nuovo equilibrio inaspettato sino al quinto e determinante set. La personalità del maiorchino si è palesata nel momento clou della disputa: energie raccolte e grande partenza nel parziale cruciale, con amministrazione del risultato perfetta sino al finale roseo. Nadal dovrà vedersela con uno tra Matteo Berrettini e Gael Monfils per un posto in finale.
MONTEPREMI QUALIFICAZIONI
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L’INIZIO
Primo set contraddistinto da un a partenza lampo di Nadal, immediatamente propositivo in uscita dal servizio. Una resa sopra la media ha favorito il tennis offensivo del tennista di Manacor, con il colpo d’inizio gioco decisivo per aprire il campo ai conseguenti colpi in uscita da esso. Dopo il rapido vantaggio di 2-1 ‘on serve’, Shapovalov spesso fuori giri durante il quarto game; pochissime prime, dritto gravemente insufficiente e troppi errori non forzati dopo un dritto lungolinea vincente primordiale di Nadal: break a 15 e 3-1 iberico. Lo strappo spagnolo è risultato decisivo per le sorti dell’incontro, considerando le proprie super prime e il rendimento in ricezione non certo stellare dell’avversario; nordamericano sin troppo falloso da fondocampo e gradualmente sempre più timido con lo scambio tra le proprie mani. Rapido 4-1 nadaliano, con successiva reazione caratteriale di Shapovalov, aiutato dal proprio servizio mancino potente e preciso; 5-3 e pressione sulle spalle del maiorchino, con opponente in crescita. Dopo l’86% di prime nei game precedenti, qualche seconda di troppo e un doppio fallo, ma Nadal autorevole tatticamente e inesorabile 6-3 finale.
LO SVOLGIMENTO
Secondo set iniziato in maniera differente per Shapovalov, più preciso con il servizio e in grande spolvero con il dritto in uscita dal colpo d’inizio gioco. Dopo i primi 3 giochi ben interpretati dal nordamericano, con un rovescio esplosivo in cross in evidenza e chiusura a rete per definire il 2-1, situazione spinosa per Nadal durante il quarto game; doppio fallo del maiorchino e piccolo calo di tensione, con un 15-30 ostico da contenere a presentarsi al cospetto del pluricampione Slam. Shapovalov però gravemente in ritardo dopo le risposte, negli spostamenti laterali e in particolare sul lato destro del campo, favorendo inevitabilmente il tennis tatticamente ineccepibile di Nadal.
L’iberico ha chiuso i conti con la consueta prima esterna letale, per il 2-2 rappresentativo di un forte segnale. A lungo andare, quasi sottintendendo la solidità da fondocampo di Nadal, il tennis aggressivo di Shapovalov è andato sgretolandosi. Muro infine crollato al termine del settimo gioco, con il canadese sin troppo disordinato e il tennista di Manacor astuto strategicamente; dopo un nastro favorevole, dritto in avanzamento e smash risolutivo di Nadal per il 4-3 determinante. Dopo il rovinoso passaggio a vuoto, Shapovalov ha tentato di salire nuovamente in cattedra annullando una pericolosa palla set, inanellando ace e vincenti dopo due sanguinosi doppi falli: 5-4. Chiusura delle danze in controllo di Nadal, mai in difficoltà durante il decimo e decisivo gioco: prima e dritto performanti e nulla da fare per Shapovalov sino al 6-4.
LA SVOLTA
Terzo set partito con un game in salita per il classe ’99 canadese: due errori in uscita dal servizio e 0-30. Proprio quando Nadal sembrava stesse riassaporando un break fondamentale, ecco riemergere Shapovalov dalle proprie ceneri; serve and volley compulsivo, punti collezionati come fossero figurine e game provvidenziale in cassaforte per il canadese, per l’1-0. Il nordamericano ha acquisito via via sempre più certezze rispetto al proprio tennis, finalmente efficace ai danni dell’avversario; prima occasione per Shapovalov durante il sesto game, con due palle break sul 15-40, sostenuto dai doppi falli dello spagnolo. Canadese però nuovamente nullo in risposta nei momenti importanti e Nadal abile a riportare repentinamente la situazione in equilibrio sul 3-3, aiutato dalla prima. Dopo aver mantenuto con diligenza i propri turni di battuta, tra grandi prime e colpi potenti e precisi durante scambi sempre meno prolungati, svolta del frangente nel decimo e conclusivo gioco. Nadal falloso al servizio e Shapovalov semplicemente devastante in fase propositiva: ultima risposta molto profonda e rovescio incrociato vincente a chiudere i conti sul 6-4.
LA RIMONTA
Quarto set sulla falsariga della seconda parte del terzo parziale, dunque favorevole a Shapovalov. Il nordamericano ha servito meravigliosamente dopo aver rischiato nel corso del primo game, portandosi rapidamente sul 2-1 e conferendo pressione all’esperto opponente. Quarto game letale al maiorchino, fautore di diversi errori insoliti considerando la sua solidità quasi inerziale talvolta: grave leggerezza di dritto in manovra e palla break canadese sul 30-40. A incidere prepotentemente e causare il break di Nadal è proprio…Nadal: doppio fallo nel momento più rilevante e 3-1 per Shapovalov. Amministrazione matura dei turni di battuta da parte di Shapovalov, mai domo con la prima in campo; tenebrosi brividi per il tennista nativo di Tel Aviv nel decisivo nono game, considerando alcuni errori di troppo e un 15-40 ostico. Servizio performante e dritto monstre hanno però facilitato il compito del canadese, vittorioso dopo aver prevalso ai vantaggi: 6-3.
IL TRIONFO DEL CAMPIONE
Quinto set e brivido in apertura per Nadal, il quale ha concesso una palla break potenzialmente sanguinosa nel corso del primo game; ben due doppi falli dell’atleta di Manacor e 30-40 canadese, seppur il maiorchino sia riuscito a porre rimedio ai propri errori inanellando prime vincenti e volée concrete per l’1-0. Difficoltà per Shapovalov durante il gioco seguente; 0-40 con doppio fallo canadese e tre chance di stampo spagnolo, una delle quali convertita anche grazie a una leggerezza di rovescio del giovane opponente: 2-0 Nadal e prima fuga.
Possibilità immediata di contro-break per Shapovalov, duplice peraltro, per quanto concerne il terzo game; iberico però attento in fase di contrattacco, con diversi errori di rovescio da parte dell’avversario a permettergli di correre verso un’importante vittoria: 3-0. Corsa proseguita sino al 4-1, con Nadal aggrappatosi a servizio e fase difensiva superlativi: Shapovalov a un ‘quasi’ dal realizzarsi, in errore sempre dopo aver manovrato nel migliore dei modi. Finale da favola per Nadal, il quale non ha rischiato nulla durante i seguenti turni di servizio e ha chiuso sul 6-3, suscitando l’ira di Shapovalov: racchetta scaraventata al suolo ed eliminazione per il canadese. Spagnolo invece in semifinale agli Australian Open per la settima occasione, verso il sogno trionfo.
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