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Volley, Juantorena: “Ok la crisi, ma taglio stipendi del 30% ingiusto”

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Osmany Juantorena - Foto Profilo Facebook Fipav

Osmany Juantorena, schiacciatore della Nazionale italiana, ha rilasciato un’intervista a Marco Giustozzi su Cronachemaceratesi in cui ha parlato anche della questione sul taglio degli stipendi. “Sto bene ma dico la verità, non ce la faccio più a sopportare questa clausura in casa” ammette l’azzurro, “Sono anche da solo in quanto la mia famiglia è rientrata a Cuba ed è davvero dura“. Juantorena racconta come passa la giornata, che per lui è “diventata di 48 ore“: “Il tempo non passa mai, prendo un po’ di sole se la giornata è bella, cucino, mi alleno, faccio addominali, elastici per la spalla perché bisogna mantenersi a livello fisico anche se manca tantissimo per ricominciare. Ne approfitto per leggere e guardare qualche serie in tv e spesso sono videocollegato con la mia famiglia“.

Juantorena attende “come tutti che il 4 maggio si possa uscire con le giuste protezioni, prendendo un po’ di aria e fare qualche camminata all’aperto“. Lo schiacciatore non vede l’ora di tornare in campo: “Non è semplicissimo. Non sono mai stato in carriera 6 mesi senza pallavolo: non è solo per me il problema ma per chiunque gioca a pallavolo“. “Dovremo essere responsabili e professionisti nel fare qualche attività sportiva appena si può uscire per mantenere un minimo di condizione” ha aggiunto lo schiacciatore di origine cubana, “altrimenti la ripresa sarebbe durissima“.

Sulla scelta di chiudere drasticamente il campionato, Juantorena ha detto: “Le opinioni sono tante e diverse, ognuno dice la sua. Ragazzi, ma stiamo scherzando?! Qui la gente muore, non bisogna forzare niente, né provare ad allungare una cosa che è finita. Il periodo è questo, bisognava fare ciò che è stato fatto, cioè chiudere e pensare al prossimo anno“. Sul taglio degli stipendi Juantorena si dice contrario ad un taglio del 30%: “E’ un discorso delicato. Capisco il momento di crisi, capisco tutto, ma da lì a dire che si paga solo il 70% di quanto previsto nei contratti non lo ritengo affatto giusto. Noi abbiamo fatto molto di più del 70% della stagione, visto che siamo tutti qui da agosto”.” Non la vedo giusta io e neppure gli altri capitani di Superlega. Una decisione che è stata presa dalla Lega senza nemmeno interpellarci: per loro noi non contiamo niente e questa cosa non va bene“.

Lo schiacciatore naturalizzato italiano ha parlato anche della prossima stagione: “Ancora non so nulla del mio futuro: non ho contratto per il prossimo anno, dovremo parlare con la società, ma non è questo il momento. Dovrò anche  capire molte cose: mi auguro di trovare l’accordo e restare a Civitanova, dove sto benissimo. Però finché non ci sarà la firma non posso dire nulla sul futuro di Juantorena“. Ma una certezza Juantorena ce l’ha, l’Olimpiade di Tokyo 2020: “Toccando ferro sì, parteciperò all’olimpiade. Sono tornato in azzurro perché volevo chiudere questo cerchio con la Nazionale italiana alle olimpiadi, che a causa del virus sono slittate al prossimo anno“.

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