Amarcord

L’angolo del ricordo: il primo titolo tricolore del Piacenza volley

Le finali Scudetto sono il coronamento della stagione e spesso il risultato non è pronosticabile. Una delle finali più memorabili della pallavolo italiana è quella andata in scena nel 2009 tra l’Itas Diatec Trentino e la Copra Nordmeccanica Piacenza. Le due squadre si sono date battaglia per tutta la stagione e l’assegnazione dello Scudetto non poteva che decidersi in Gara-5. L’atto decisivo ebbe luogo nel PalaTrento con 4.600 spettatori pronti a tifare per la squadra di casa, che puntava al secondo titolo tricolore consecutivo e all’accoppiata Champions-Scudetto. Dall’altra parte della rete c’erano però i giocatori di Piacenza, che volevano vendicare la sconfitta incassa proprio da Trento nella finale 2008.

I primi due set seguirono lo stesso copione: Trento passava subito in vantaggio per poi subire il ritorno di Piacenza, che però non riusciva ad avere un finale incisivo. I primi due parziali si chiusero infatti 25-21 e 25-20 in favore di Trento. Il terzo set divenne decisivo e i ragazzi di Lorenzetti entrarono in campo più determinati che mai per ribaltare il risultato. Gli emiliani, grazie ai muri di Meoni e alle schiacciate di Marshall e Zlatanov, sconfissero i trentini 21-25 e riaprirono il match. Nel quarto set Zlatanov fu devastante e proprio tre suoi ace lanciarono Piacenza sul 20-17. Trento riuscì a recuperare fino al 19, ma Meoni e Marshall non diedero spazio ai padroni di casa. Il punteggio di 22-25 pareggiò i conti, rinviando l’assegnazione dello Scudetto al tie-break.

Il tie-break fu una lotta di nervi e cuore. Ancora una volta fu Trento a portarsi in vantaggio (13-11), ma Zlatanov prima accorciò le distanze con un muro e poi mise a segno il punto del pareggio al termine di uno scambio lunghissimo. In battuta toccava proprio a Zlatanov, che con un ace regalò a Piacenza il match point. La tensione era altissima e Trento commise un’invasione a muro: errore fatale che condannò i padroni di casa. Piacenza vinse così lo Scudetto 2008-2009, il primo titolo tricolore della propria storia. La gioia fu incontenibile, non solo per i 150 tifosi arrivati al PalaTrento. “Uno scudetto per uno, l’anno scorso loro, quest’anno noi!” scherzò Hristo Zlatanov, MVP del match con 30 punti a referto. A Trento non bastarono i 27 punti di Matey Kaziyski e il 53% in attacco, contro il 51% di Piacenza che però fu più efficace in ricezione e difesa (38% contro 30%). Numeri che testimoniano quanto quella finale fu combattuta ed entusiasmante, una delle più emozionanti della storia del nostro Paese.

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