Volley femminile

Volley, capitan Wolosz rimane a Conegliano: “Mi sento a casa”

Imoco Volley Conegliano 2017/2018 - Foto Mora/LVF

L’Imoco Volley Conegliano non ha certo intenzione di perdere qualità nel roster della stagione 2020/2021 e arriva una conferma di lusso: Joanna Wolosz sarà la palleggiatrice delle Pantere per il quarto anno consecutivo. La regista polacca ha ottenuto numerosi premi in maglia gialloblù e la volontà di rimanere non è mai stata messa in dubbio: “Per me non c’era un’altra opzione, la prima volontà era quella di restare a Conegliano e sono molto felice di vestire ancora la maglia dell’Imoco Volley. E’ un ambiente dove mi trovo benissimo, non avrei mai creduto in vita mia che sarei rimasta più di un anno o due nello stesso club, invece la prossima sarà la quarta stagione con la maglia gialloblù ed è stata una scelta automatica, non mi vedo con nessuna altra maglia addosso“.

Abbiamo tifosi pazzeschi, una società che non ci fa mancare nulla, uno staff preparato di alto livello e delle compagne super con cui ho legato tantissimo. Insomma, mi sento a casa e voglio continuare questa bellissima storia” ha aggiunto la palleggiatrice polacca. “Purtroppo quest’anno ci siamo dovute fermare sul più bello, proprio nella parte decisiva della stagione. Questo ci darà ancora più forza per lavorare intensamente e più fame di vittoria, dobbiamo riprendere da dove abbiamo lasciato perché vogliamo dimostrare anche nella prossima stagione che siamo la squadra più forte” ha spiegato “Asia” Wolosz.

La palleggiatrice è tornata in Polonia da pochi giorni, dopo aver atteso per mesi l’evolversi della situazione in Italia: “Adesso sono a Varsavia dopo un lungo viaggio in automobile da Conegliano, ho comprato una casa qui due anni fa e non ci sono stata praticamente mai, ne sto approfittando per sistemarla e godermela un po’. Tra qualche giorno andrò a trovare anche i miei genitori e a riabbracciarli dopo tanto tempo. Qui a Varsavia quasi tutte le attività sono aperte e c’è tanta gente in giro, con il distanziamento e le mascherine“. “Dopo due mesi chiusi dentro casa a Conegliano la cosa mi ha un po’ stupita, ma adesso mi sto abituando” ha concluso Wolosz.

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