Niente è impossibile, è questo lo slogan della Paralimpiade di Rio 2016. L’ennesimo, straordinario esempio arriva dal tennis tavolo, dal 43enne egiziano Ibrahim Hamadtou. Rimasto senza braccia dall’età di 10 – spinto dalla calca oltre la linea gialla mentre aspettava il treno – trova la sua valvola di sfogo per un destino crudele e per non sprofondare nel baratro della depressione grazie al ping pong, tenendo la racchetta in bocca. Dopo aver mancato l’accesso alle Paralimpiadi precedenti, questa volta il palcoscenico è tutto suo.