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Tennis, il pagellone Wta del 2022: Swiatek pigliatutto, bene Garcia e Jabeur. Allarme Raducanu

Iga Swiatek
Iga Swiatek - Foto Ray Giubilo

E’ volta al termine un’altra stagione nel circuito Wta, in cui è accaduto davvero di tutto. A chiudere l’annata da numero uno del ranking è Iga Swiatek, capace di precedere Ons Jabeur e Jessica Pegula. Tante sorprese tra le prime 10, ma anche tante delusioni fuori, con giocatrici che non sono riuscite a confermarsi dopo un ottimo 2021 ed altre che hanno invece vissuto una stagione super. Di seguito quindi le pagelle del 2022.

RANKING WTA

PAGELLE

Iga Swiatek, voto 10: Nessun dubbio sulla MVP del 2022. La giocatrice polacca ha vissuto una stagione fantastica, dominando come non accadeva da tempo nel circuito Wta. Citare tutti i suoi traguardi richiederebbe troppo tempo, perciò eccome alcuni: vincitrice del Roland Gaross e dello US Open, 37 vittorie consecutive (record), 35 settimane al primo posto con oltre 11mila punti, vincitrice dei 1000 di Roma e Doha e capace di realizzare il Sunshine Double. Annata da incorniciare per la tennista di Varsavia, che si candida ad essere la giocatrice da battere nel 2023.

Ons Jabeur, voto 9,5: Il 2022 è stato indubbiamente anche l’anno migliore della carriera di Jabeur, capace di raggiungere due finali slam (Wimbledon e US Open) e di stabilire numerosi primati riguardanti il tennis arabo. Purtroppo le è mancato quel guizzo per rendere la stagione memorabile, anche per ‘colpa’ di una Swiatek a tratti ingiocabile. Ons è comunque riuscita a portare a casa il ‘Mille’ di Madrid ed a togliersi svariate soddisfazioni. Tutto ciò sempre con il sorriso stampato in faccia e con un’allegria in grado di contagiare le sue colleghe.

Caroline Garcia, voto 9: I primi mesi dell’anno lasciavano presagire un’altra stagione anonima per la francese e invece dalla vittoria a Bad Homburg è cambiato tutto. Garcia ha infatti disputato una seconda metà di 2022 irreale. Spicca la vittoria a Cincinnati, la semifinale allo US Open, ma soprattutto il trionfo alle Wta Finals di Fort Worth con conseguente best ranking di numero quattro. Non è chiaro cosa abbia fatto la differenza, permettendole di riscattare la stagione all’improvviso; fatto sta che Garcia ha dimostrato cosa è capace di fare e sarà da monitorare con attenzione in vista del 2023.

Jessica Pegula & Coco Gauff 8: Solo applausi per le due giocatrici statunitensi, che hanno vissuto una stagione davvero positiva, sia in singolare in doppio. Pegula ha vinto il prestigioso Wta 1000 di Guadalajara ed ha fatto finale a Madrid, mentre Gauff non ha portato a casa titoli, ma si è comunque spinta fino in finale all’Open di Francia. Entrambe qualificate alle Wta Finals, hanno dimostrato di meritare le posizioni di vertice del ranking.

Aryna Sabalenka 7: Stagione particolare per la bielorussa, che tra mille difficoltà è riuscita a trovare continuità ed a confermarsi in Top 5. Pur non avendo conquistato neppure un titolo, è riuscita quasi sempre a spingersi avanti nei tornei principali, centrando la finale alle Wta Finals e le semifinale a Roma, Cincinnati e lo US Open. Niente male per la tennista con il maggior numero di doppi falli commessi nel 2022 (peraltro distaccata da tutte le altre).

Elena Rybakina 6,5: Annata alquanto rocambolesca per la giocatrice kazaka, che ha vinto il torneo di Wimbledon in sordina ma non è riuscita a dar seguito a quel prestigioso risultato. Ovviamente non le si può che riconoscere il merito di essersi imposta sull’erba di Church Road, tuttavia la sua assenza dagli altri palcoscenici importanti ha un po’ ridimensionato la vittoria slam. Sfortunata per la mancata assegnazione dei punti (che in caso contrario le avrebbe inoltre garantito le Wta Finals), avrà sicuramente una marcia in più rispetto alle colleghe in vista del 2023.

Simona Halep 6: Voto che inizialmente può sembrare basso. La rumena ha infatti vinto la Rogers Cup ed ha fatto semifinale sia a Wimbledon che a Indian Wells. La verità è che da una campionessa come Simona Halep è obbligatorio aspettarsi di più, specialmente dopo aver iniziato a collaborare con Patrick Mouratoglu. L’ex numero uno al mondo è stata sfortunata (infortuni e caso doping), ma anche ingenua, perdendo alcune partite non da lei. Ha comunque dimostrato di essere una Top-10, pur non essendo al 100% della forma.

Paula Baldosa 5,5: La spagnola non è riuscita a confermarsi dopo un 2021 da urlo ed è scivolata al tredicesimo posto del ranking Wta. Dopo un inizio di stagione discreto, ha finito per perdersi ed ha concluso la stagione in maniera disastrosa, rimediando una sconfitta dopo l’altra. Sicuramente gli infortuni non l’hanno aiutata, ma anche quando stava bene non ha mai risposto presente nei tornei importanti.

Anett Kontaveit & Barbora Krejcikova 5: Più indietro in classifica l’estone e la ceca, anche loro protagoniste di un ottimo 2021 ma incapaci di ripetersi. Per Kontaveit vale lo stesso discorso di Badosa: buon avvio di stagione, poi molto poco, specialmente negli appuntamenti più prestigiosi. Krejcikova ha invece dovuto avere a che fare con problemi fisici più seri ma ha salvato la stagione nel finale con due notevoli vittorie in back-to-back tra Tallinn e Ostrava.

Karolina Pliskova 4,5: Prosegue la discesa della ceca, che dopo una serie di stagioni ai vertici delle classifiche si è persa. Zero titoli vinti, zero finali e mai oltre i quarti di finale negli slam. Si salvano appunto i quarti a Flushing Meadows e la semifinale a Toronto. Per il resto, un’annata da archiviare al più presto. La sua classifica (31° posto) rappresenta il suo valore attuale, ma ripartire non dovrebbe essere impossibile per una giocatrice talentuosa come lei.

Naomi Osaka 4: Difficile giudicare la stagione della giapponese. Per una tennista normale, la 42esima posizione del ranking ed una finale persa a Miami non sarebbero poi così male. Non si può dire lo stesso per una pluri-campionessa slam che dispone dei mezzi per ambire a palcoscenici ben più prestigiosi. Non è chiaro se il tennis sia ancora la sua priorità o meno, né cosa ci sia alla base di una stagione così travagliata. Fatto sta che ha giocato appena 11 tornei per un totale di 21 match. L’impressione è che il 2023 possa essere un’annata cruciale, in una direzione o nell’altra.

Garbiñe Muguruza & Emma Raducanu 3: Non è mai piacevole parlare di flop, ma è altrettanto vero che sarebbe difficile descrivere in maniera diversa la stagione di Muguruza e Raducanu. La spagnola era rinata nel finale del 2021, vincendo le Wta Finals a Guadalajara e tornando in Top 10. Quest’anno è stata invece la grande assente. Mai oltre i quarti di finale e troppe batoste batoste rimediate. Emblematico il suo bilancio di 12 vittorie e 17 sconfitte. Più giustificata Raducanu, che alla prima vera stagione nel circuito dopo l’exploit dello US Open ha incontrato delle comprensibili difficoltà. Ciò che preoccupa, tuttavia, oltre ai suoi problemi fisici, è la mancanza di idee chiare. Ha infatti cambiato allenatore tante volte e non è mai andata neppure vicino a sfoggiare il livello espresso a Flushing Meadows. Il tempo è sicuramente dalla sua, ma un po’ di programmazione in più forse non guasterebbe.

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