Aleksander Kilde vince la Coppa del Mondo di superG grazie al secondo posto ottenuto nella gara di oggi alle finale di St. Moritz. Secondo posto anche per Kjetil Jansrud, a parimerito col connazionale, che così non riesce a rintuzzare il ritardo di 40 punti in classifica. La gara è stata vinta da Beat Feuz, che vince la seconda gara in due giorni, dopo la discesa di ieri. Per Kilde è la prima Coppa della giovane carriera.
Poche luci per gli azzurri nella gara di oggi: solo 7° Peter Fill, 13° e lontano dai primi Christof Innerhofer, fuori tracciato Mattia Casse.
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RIVIVI IL LIVE DELLA GARA
Dopo la sfida nella gara femminile appena conclusa (di cui potete leggere la cronaca live a questo link), tocca agli uomini battersi per decidere chi tra Aleksander Kilde, Vincent Kriechmayr e Kjetil Jansrud sarà il migliore supergigantista della stagione. Fermo ai box uno dei principali contendenti, Aksel Lund Svindal, che pur già secondo in graduatoria potrebbe, con un po’ di fortuna, restare sul podio di specialità anche in superG come ieri ha fatto in discesa libera.
Si parte alle 11:30 e non ci sarà Dominik Paris. Solo tre gli azzurri in gara, Christof Innerhofer, Mattia Casse e Peter Fill. 23 atleti in partenza al cancelletto e con loro anche il campione del mondo junior Matthieu Bailet.
La classifica di specialità vede in testa Kilde con 335 punti. Kriechmayr è a 298 punti seguito a 3 lunghezze dall’altro norvegese Jansrud.
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12.21 – Vince (ancora!) Beat Feuz, che fa doppietta con la discesa di ieri con 1:16:17. Secondo posto a parimerito per Kilde e Jansrud a 10 centesimi. Kilde vince quindi la Coppa di specialità, davanti a Jansrud. Terzo posto in Coppa per Svindal. Nella gara, settimo Peter Fill e 13° Christof Innerhofer (sono arrivati solo in 15).
12.18 – 23 – Matthieu Bailet, FRA. Esordio in Coppa del Mondo per il francese, campione mondiale junior. Dura solo 30 secondi la sua gara. Fuori pista prima del secondo intermedio.
12.16 – 22 – Marcel Hirscher, AUT. Già in ritardo nella parte alta (3 decimi), per eccessivi anticipi. Tiene il ritardo fino all’ultima parte e poi perde solo altri pochi centesimi. Quinto posto per lui con 1:16.66.
12.14 – 21 – Adrien Theaux, FRA. Ottima gara del francese, che rischia di rubare la vittoria a Feuz, ancora in testa. Eppure è solo quarto a 20 centesimi, con 1:16.37.
12.12 – 20 – Aleksander Kilde, NOR. Ha bisogno di un quinto posto se Jansrud resta secondo in classifica. Perfetto e velocissimo nella parte alta ed arriva con 46 centesimi a metà gara. Errore sul solito dosso che gli costa la vittoria. Arriva secondo, con lo stesso tempo di Jansrud (1:16.27). Ufficiale: Kilde vince la Coppa. Sarà tripletta norvegese sul podio di Coppa.
12.10 – 19 – Carlo Janka, SUI. Gravissimo errore prima del secondo intermedio e gara andata. Resta in pista ma conclude 12° con 1:18.58.
12.07 – 18 – Vincent Kriechmayr, AUT. Altro contendente per la Coppa di specialità. Lui sbaglia però sul primo dosso che era già costato la gara ad altri. Fuori pista e niente Coppa. La gara è ora tra Jansrud e Kilde. Jansrud deve prendere 40 punti sul giovane norvegese.
12.06 – 17 – Andrew Weibrecht, USA. Solito dosso a fine tracciato. Solito errore. Fuori pista anche Weibrecht.
12.04 – 16 – Kjetil Jansrud, NOR. Primo atleta in caccia della Coppa di superG. Una gara all’apparenza perfetta non gli permette comunque di andare in testa. C’è un decimo di differenza con Feuz. 1:16.27 ma ottima gara e può ancora sperare.
12.02 – Non c’è solo il bel tempo a St. Moritz. Tanto tifo e tanto pubblico.
12.00 – 15 – Bostjan Kline, SLO. Ottima prova in alto per Kline, ma due indecisioni in punti chiave lo spingono fuori dal podio provvisorio. Comunque più che discreta prova per lui. Quinto con 1:17.17.
11.58 – 14 – Peter Fill, ITA. Un decimo di ritardo nella parte alta, che raddoppia prima del secondo intermedio. Un numero prima del dosso finale gli costa 3 decimi. Parte finale in cui gli sci veloci lo aiutano, ma per lui solo terzo posto provvisorio con 1:17.12.
11.56 – 13 – Mattia Casse, ITA. Stesso tempo di Feuz in alto e buona gara fino al dosso prima del piano finale. Buttato fuori dal tracciato riesce a stare in pista pur con grosso ritardo e poi deconcentrato finisce fuori a poche porte dal traguardo.
11.54 – 12 – Andreas Sander, GER. Bene Sander prima di un piccolo errore prima del secondo intermedio che gli costa 3 decimi. Bene anche sull’ultimo dosso ma il ritardo sale. Riesce comunque a chiudere in seconda posizione il tedesco, con un 1:17.06 che gli assicurerà un’ottima posizione a fine gara.
11.52 – 11 – Christof Innerhofer, ITA. Ottima prova in alto, nella parte meno congeniale per lui. Qualche sbavatura nella parte tecnica gli costa però tanto ritardo. Solo sesto con 1:17.57. Si sperava meglio considerato come era andato nella parte pianeggiante.
11.50 – 10 – Romed Baumann, AUT. Anche il decimo sciatore è vittima del primo dosso semplice e perde molto tempo. Meglio sul secondo complicato dosso ma il ritardo è già troppo elevato. Al traguardo terzo, con 1:17.21.
11.47 – 9 – Hannes Reichelt, AUT. Ottime linee ma il cronometro non è d’accordo e dice 3 decimi di svantaggio nella parte più semplice. Un grave errore arriva prima del secondo intermedio e poi il solito dosso viene mancato. Terzo di fila fuori pista.
11.45 – 8 – Travis Ganong, USA. Stesso identico errore di Schweiger. Tracciato dimenticato e fuori.
11.44 – 7 – Patrick Schweiger, AUT. Taglia qualche linea nella parte alta l’austriaco, ma paga poco in termini cronometrici. Prima del secondo intermedio sbaglia però l’attacco di un dosso semplice e finisce fuori pista.
11.42 – 6 – Beat Feuz, SUI. Molto morbido e molto preciso Feuz nella parte alta. Il vincitore di ieri arriva con 3 decimi di vantaggio a metà gara. Affrontato perfettamente il fatidico dosso arriva al traguardo in testa, con 1:16.17, con addirittura 96 centesimi di vantaggio!
11.40 – 5 – Max Franz, AUT. In testa nella parte alta, sebbene lontano dai tempi di Guay, poi uscito. Perde poi nella seconda parte del tracciato nonostante aver preso il dosso più difficile in modo impeccabile. Secondo con 1:17.37.
11.38 – 4 – Alexis Pinturault, FRA. Stesso errore di Weber in alto e già in pesante ritardo dopo pochi secondi. Recupera qualcosa sul finale ma è terzo, con 1:17.64.
11.36 – 3 – Erik Guay, CAN. Ancora meglio fa Guay, che arriva con più di mezzo secondo su Tumler a metà gara. Un eccessivo anticipo lo porta però fuori pista sul dosso che è costato la gara a tantissime sciatrici nel superG femminile.
11.34 – 2 – Thomas Tumler, SUI. Piccolo errore sullo stesso passaggio del connazionale, ma più preciso ed avanti di 4 decimi a metà gara. Perde qualcosa nella parte finale. Buona gara per Tumler, primo con 1:17.13.
11.32 – 1 – Ralph Weber, SUI. Pesante errore nella parte alta e poi qualche piccola imprecisione nella seconda parte del tracciato. 1:17.44 per lo svizzero.
11.27 – Stessa pista e stessa tracciatura del superG femminile.
11.22 – In teoria anche Andrew Weibrecht e Carlo Janka potrebbero vincere la Coppa, ma si trovano a 91 e 92 punti di ritardo. Devono quindi vincere la gara senza che Kilde vada a punti.
11.21 – Vincent Kriechmayr potrebbe spezzare il digiuno austriaco di Coppe di superG dopo 8 anni! La Coppa manca in Austria dal 2008, quando a vincere fu Hannes Reichelt. Potrebbe inoltre diventare il quarto austriaco a vincere questa coppa, dopo Stephan Eberharter, Hermann Maier ed appunto Reichelt.
11.20 – La Norvegia potrebbe diventare la prima nazione a vincere ben 10 Coppe di superG. Può dare una mano anche Jansrud (che ha vinto anche lo scorso anno e potrebbe diventare come Stephan Eberharter, Aksel Lund Svindal, Hermann Maier e Pirmin Zurbriggen vincitore di due Coppe di superG consecutive).
11.18 – Kilde guida la Coppa di specialità. A 23 anni e 178 giorni sarebbe il quarto più giovane vincitore della Coppa di superG, dopo Kjetil André Aamodt, Markus Wasmeier e Aksel Lund Svindal. Il giovane ha vinto un solo superG in carriera, un mese fa ad Hinterstoder.
11.16 – Pettorali azzurri: 11 Christof Innerhofer, 13 Mattia Casse, 14 Peter Fill.
11.15 – Non c’è Dominik Paris, che preferisce non rischiare in una gara dove non può conquistare trofei. Il dolore alla gamba è ancora troppo forte per il campione azzurro.