Martin Sundby vince il Tour de Ski Canada con una prestazione monstre nell’inseguimento finale di 15km a tecnica classica. Il norvegese, partito terzo con un ritardo di 39 secondi, rimonta nei primi chilometri sul russo Sergey Ustiugov come aveva fatto un’ora prima Therese Johaug e lo distanzia nel secondo dei quattro giri di pista previsti dalla competizione.
Sundby raggiunge il suo compagno di squadra Petter Northug in qualche minuto, prima di portarsi insieme all’inseguimento del leader del Tour de Ski, Ustiugov. Alla fine del primo giro, i due hanno praticamente ridotto il distacco a soli 10 secondi: iniziano a vedere il russo e ad averlo come riferimento per un migliore recupero. Ai 5km lo raggiungono, iniziando a sciare in terzetto solo per qualche momento, visto che Northug si stacca quasi subito, mentre Ustiugov prova a mantenere su Sundby. Altri 500 metri e Sundby scappa sulla salita della prima parte del giro, il tratto che sembra aver preferito per recuperare in ogni momento di gara.
Il norvegese è un treno in salita, ma Ustiugov ricomincia a guadagnare qualcosa al termine del secondo giro, portanosi a soli 6 secondi da Sundby, essendo molto più vicino a lui rispetto a Northug che ormai si è staccato. Si ritorna nella parte preferita di Sundby e il distacco aumenta ancora ad una ventina di secondi di sicurezza per il norvegese che nonostante tutto continuerà a tirare fino all’ultimo metro di gara. Nel frattempo, dietro di loro, il francese Maurice Manificat recupera oltre un minuto e mezzo sul canadese Alex Harvey, posizionandosi al quarto posto nonostante fosse partito settmo.
[the_ad id=”10728″] Il monologo di Sundby non sembra voler terminare e il norvegese si aggiudica la prima edizione del Tour de Ski Canada, continuando una scia di quattro Tour se consideriamo gli ultimi tre Tour de Ski europei vinti sempre da lui: altri quattrocento punti per lui in Coppa del Mondo che comunque aveva già messo le mani sul trofeo. Dietro di lui chiude un ottimo Ustiugov a 57.7 secondi di distacco, mentre è terzo Northug a un minuto e 52; il francese Manificat arriva a soli 26 secondi dal podio, nonostante uno svantaggio iniziale di oltre tre minuti, ma può consolarsi con la vittoria di tappa, essendo stato il più veloce a terminare i 15 chilometri di gara.
Tra gli italiani, Francesco de Fabiani è come sempre il migliore in tecnica classica, chiudendo il Tour in 19esima posizione, guadagnando tre posti e prenotando un posto nella top 20, mentre poco più dietro è Dietmar Noeckler 22esimo. Federico Pellegrino entra di un soffio nella top 30, finendo a pari merito con lo svedese Jens Burman al 30esimo posto, mentre poco più dietro Giandomenico Salvadori al 38esimo posto.