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Le immagini della Basilica di San Benedetto a Norcia squarciata e distrutta dal violento terremoto che ha colpito il Centro Italia nella mattinata di domenica 30 ottobre, hanno sconvolto la scherma italiana. La città di San Benedetto, oltre ad essere “City Partner FIS” è, dal 2010, la “casa” del fioretto italiano ospitando i ritiri della Nazionale azzurra così come gli allenamenti estivi degli Azzurrini e diverse altri eventi agonistici.
“Siamo sinceramente vicini col cuore a ciascuno dei cittadini di Norcia – dichiara il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso -. In questi anni tra la scherma italiana ed il territorio norcino è nato e si è sviluppato un legame forte e solido, che nemmeno un terremoto così violento può scalfire. Stiamo vivendo con ansia e preoccupazione questi momenti di emergenza e siamo pronti a dare il nostro contributo nelle forme e nei modi che, insieme con le istituzioni del territorio, si prospetteranno. Ciò che è certo – conclude il vertice federale – è che la scherma italiana non abbandonerà Norcia, ma anzi, non appena sarà conclusa la fase emergenziale e ci sarà la possibilità, si tornerà a fare del centro norcino un punto di riferimento non solo per il fioretto azzurro ma per tutto il nostro movimento”.
Particolarmente colpito dalle immagini che giungono da Norcia è il Commissario tecnico della Nazionale azzurra di fioretto, Andrea Cipressa. “Norcia in questi anni ci ha adottato e coccolato – dice Cipressa – e c’è un pò di quella città nei tanti successi di questi anni del fioretto italiano. Vedere oggi quella che rappresenta la nostra “seconda casa” così ferita, ci addolora sinceramente. Già ieri ho contattato la famiglia Bianconi che ci ospita nelle strutture alberghiere, dando la nostra disponibilità per qualunque iniziativa possa essere utile, ma soprattutto annunciando che, appena ci saranno nuovamente le condizioni, torneremo a Norcia. E’ il nostro modo essere vicini a loro”.
“Viviamo circa 100 giorni l’anno a Norcia – ha commentato il campione olimpico di fioretto maschile, Daniele Garozzo – e quelle strade, quella piazza e quei luoghi sono per noi luoghi familiari dove abbiamo preparato Europei, Mondiali e le Olimpiadi. Ci hanno sempre accolto nel migliore dei modi e ci siamo sentiti a casa. Adesso tocca a noi farci sentire vicini e siamo pronti a fare la nostra parte. Non vedo l’ora di tornare a Norcia per abbracciare i tanti amici che oggi soffrono“.