I Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Bourges2016 si concludono con un bottino di 17 medaglie per la delegazione azzurra a conferma di quanto sia eccellente il vivaio nostrano. E così la scherma italiana festeggia la Generazione2024. La “giovane Italia”, grazie alle potenzialità espresse dagli under17 ed under20 italiani, sulle pedane francesi ha eguagliato il record di medaglie conquistato ad Amman2011, quando ancora non esisteva la prova sperimentale a squadre miste under17.
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Il totale di diciassette medaglie, di cui 5 d’oro, 5 d’argento e 7 di bronzo (tra cui quella a squadre miste under17), permette all’Italia di dominare il medagliere complessivo e di primeggiare nella classifica per Nazioni Cadetti (calcolata in base al punteggio ottenuto dai singoli atleti).
“Non si può che essere soddisfatti dall’esito complessivo di questo Mondiale, sebbene qualche pizzico di rammarico rimane soprattutto per alcune occasioni che potevano essere colte – ha detto il Presidente federale, Giorgio Scarso -. Alla luce dei Campionati Europei di NoviSad e dell’intera stagione di Coppa del Mondo, sapevamo di poter contare su un organico competitivo e tale si è dimostrato anche sulle pedane francesi. La soddisfazione maggiore è quella di aver visto i nostri atleti onorare l’Italia. Ciò è merito loro, delle loro società , dei maestri che li hanno cresciuti e portati a questi livelli, delle loro famiglie, alcune delle quali li hanno seguiti sino in Francia, ma anche dell’intero staff tecnico, medico e federale, guidato dai Capidelegazione Paolo Azzi e Giampiero Pastore e dal Segretario generale, Marco Cannella, che ha permesso a ciascuno degli atleti di esprimersi nel migliore dei modi sulle pedane di Bourges. Eravamo partiti – conclude Scarso – considerando questo evento una sorta di sguardo verso il 2024. Alla luce dei risultati ottenuti, possiamo dire che la generazione 2024 è pronta!”
Sono diversi i “flash” che rimarranno indelebili nel ricordo di chi ha vissuto questa rassegna iridata a Bourges. Difficilmente si dimenticheranno le lacrime di Alice Clerici sul gradino più alto del podio, ma anche quelle di altre atlete in pedana, così come la grande intensità mostrata dall’intera squadra azzurra mista Cadetti, seguita a fondo pedana da tutti e tre i Commissari tecnici, senza dimenticare la prima – storica – medaglia d’oro conquistata da Singapore, ottenuta nella gara di sciabola femminile Cadetti.
A Bourges, l’Italia è stata ben rappresentata anche fuori dalle pedane, grazie all’arbitro internazionale Luigi Martilotti che ha avuto la responsabilità anche di arbitrare le finali di sciabola che non hanno visto protagonisti gli azzurri, e grazie anche al dottor Antonio Fiore, presidente della Commissione medica della Federazione Internazionale di Scherma e coordinatore dell’intero staff medico che ha seguito la rassegna iridata.
L’edizione 2016 dei Campionati del Mondo Cadetti e Giovani va in archivio, con Bourges che passa la bandiera, simbolo organizzativo, alla Bulgaria che, il prossimo anno, a Plovdiv, tornerà ad ospitare il futuro della scherma mondiale.