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Scherma, Grand Prix Padova 2022: Rossella Gregorio ai piedi del podio

Rossella Gregorio - Foto Federscherma

L’Italia sfiora il podio con Rossella Gregorio nel Gran Prix FIE 2022 di Padova. Al PalaIndoor, l’azzurra della sciabola chiude con un ottimo quinto posto, nonostante le condizioni fisiche non ottimali. La salernitana ha iniziato la sua avventura battendo le connazionali Camilla Fondi (15-14) e Giulia Arpino (15-9), per poi staccare il pass per la top-8 superando la polacca Matuszak 15-12. Gregorio è uscita sconfitta solo contro l’azera Anna Bashta (15-7), poi vincitrice della competizione davanti alla giapponese Risa Takashima.

Si è fermata tra le migliori 16 invece la romana Chiara Mormile, che ha battuto la coreana Yoon (15-14) e la francese Clapier (15-13), prima di cedere all’ultima stoccata (15-14) contro la transalpina Queroli. Fuori al tabellone da 32 la giovane Benedetta Fusetti, uscita contro la forte greca Georgiadu. Stop tra le 64, oltre alle già citate Fondi e Arpino, anche per Martina Criscio, Irene Vecchi, Rebecca Gargano, Sofia Ciaraglia, Claudia Rotili e Alessia Di Carlo.

UOMINIAron Szilagyi conquista lo storico Trofeo Luxardo per la terza volta in carriera. Il campionissimo ungherese batte in finale il coreano Bogul Gu (15-14). Miglior risultato per l’Italia, che non ha potuto contare su Gigi Samele (assente in via precauzionale), è il 15esimo posto di Dario Cavaliere. Il partenopeo ha superato il giapponese Yoshida (15-9) e anche il coreano Kim, testa di serie numero 1 della gara (15-10), ma poi cede contro l’ungherese Szatmari (12-15). Cavalieri chiude così al 15esimo posti. Stop nei 32 per Luca Curatoli, detentore del Luxardo e tre volte sul podio quest’anno in Coppa del Mondo. Dopo aver sconfitto l’ungherese Pech 15-12, il napoletano si è arreso 15-13 contro il cinese Yan, concludendo 18esimo. Fuori nel tabellone dei 32 anche Giacomo Mignuzzi (24esimo), che ha battuto il croato De Robbio (15-5), uscendo sconfitto a testa alta contro il fortissimo coreano Oh (12-15). Fatale il turno dei 64 infine per gli azzurri Francesco Bonsanto, Pietro Torre, Giovanni Repetti, Michele Gallo, Stefano Sbragia, Federico Riccardi e Mattia Rea.

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