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Cade un’altra stella del rugby mondiale. Dopo la prematura scomparsa del campionissimo Jonah Lomu nel 2015, muore un altro protagonista della Coppa del Mondo del 1995. Si tratta di Joost Heystek Van der Westhuizen, 45 anni, mediano di mischia della nazionale del Sud Africa, trionfatrice in quella storica edizione (che ha ispirato libri e un film come Invictus).
Van der Westhuizen fu uno dei simboli del riscatto della propria nazione e della fine dell’apartheid. La vittoria degli Springboks nel torneo internazionale ospitato in casa – alla presenza di Nelson Mandela, da poco uscito di prigione – lo vide protagonista assoluto.
In quell’occasione, non solo riuscì a contenere proprio Lomu (limitandone il raggio d’azione), ma fu autore dell’assist che permise al connazionale Joel Stransky di segnare la meta decisiva che fece impazzire l’Ellis Park.
Da tempo malato si SLA, Van der Westhuizen è stato da sempre impegnato nell’aiutare la ricerca contro la malattia. La sua associazione, la J9, è stata in prima linea nella raccolta fondi: “Ho trascorso momenti difficili – dichiarò in una commovente intervista al Telegraph -: dovevo decidere se morire o continuare a vivere la mia vita in qualche modo”.
Van der Westhuizen era stato ricoverato qualche giorno fa in condizioni critiche. È stata proprio la federazione del rugby sudafricana a confermarne la morte. Il mediano di mischia ha collezionato ben 89 caps in nazionale (vincendo la Coppa del Mondo del 1995) e 61 presenze con la franchigia dei Bulls.