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Dopo la lettera ricevuta dai medaglisti di Rio 2016, il sindaco di Roma Virginia Raggi riceve anche la missiva di Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria, l’Associazione di imprese di Roma e del Lazio. Obiettivo della lettera è quello di far cambiare idea al primo cittadino sulla bontà del progetto Roma 2024 e sul significato che i Giochi avrebbero per la città e per la sua economia.
“In questo momento – scrive Stirpe – la candidatura alle Olimpiadi può essere un enorme segnale positivo per la nostra Capitale troppo spesso associata in questi ultimi mesi ad un immaginario negativo. Il progetto Roma 2024 rappresenta un’inversione di tendenza perché carico di valori positivi che questa merita”.
Rinunciare alla candidatura di Roma, secondo Stirpe, significa rinunciare a 5,5 miliardi di euro di investimenti che produrrebbero 7 miliardi di ricavi, al completamento della Città dello Sport, alla riqualificazione del Flaminio, del Palasport, all’accelerazione per la chiusura dell’Anello Ferroviario e della Metro C fino al Colosseo.
Unindustria individua nell’Expo di Milano un modello positivo di grande evento, che ha fatto da moltiplicatore dell’economia della città. Per questo, annuncia di volersi impegnare attivamente, nel caso la candidatura di Roma venga accettata dalle istituzioni capitoline.
“De Coubertin – conclude Stirpe – diceva che la torcia olimpica deve essere accesa per il bene di una umanità sempre più entusiasta, più coraggiosa e più pura. Roma, Lei sarà d’accordo con me, ha bisogno di essere entusiasta, coraggiosa e pura. Per questo dica sì a questa candidatura”.