Ginnastica artistica

Rio 2016, ginnastica: negli Stati Uniti coperti 50 coach per abusi sessuali

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Gli Stati Uniti nell’occhio del ciclone, un nuovo scandalo, infatti, riguarda la ginnastica olimpica a stelle e strisce. Secondo quanto portato alla luce dall’IndyStar, una cinquantina di allenatori sono stati coperti dai dirigenti dell’organizzazione sportiva ufficiale nonostante le accuse di abusi sessuali e di pedofilia su giovani ginnaste americane. Su tutti, il quotidiano cita una denuncia del 2013 secondo la quale ex responsabili ufficiali hanno ignorato più volte una serie di segnalazioni contro un allenatore georgiano, che avrebbe molestato diverse ginnaste per anni. L’organizzazione statunitense per la ginnastica olimpica (Usag) avrebbe stilato una serie di dossier di denunce contro almeno 50 allenatori ma li avrebbe “tenuti nei cassetti dei suoi uffici a Indianapolis” senza segnalarlo alle autorità giudiziarie. L’IndyStar non ha avuto modo di accedere a tali documenti ma ha ricostruito i casi grazie alle condanne di alcuni coach. Il primo è Marvin Sharp, suicidato nel 2015 in carcere dopo essere stato incriminato. Aveva pesantemente molestato una ginnasta di 12 anni. Un altro allenatore, Mark Schiefelbein, sta scontando una pensa di 36 anni di carcere per avere abusato di una ragazzina di 10 anni. James Belle (8 anni di carcere) , ha molestato una ginnasta di 10 anni, mentre Bill McCabe (30 anni di carcere), più d’una e le ha anche fotografate e filmate mentre si spogliavano postando le immagini sul web.

Scandalo, però, non così inedito nel mondo della ginnastica a causa dello stretto rapporto tra atlete e coach. Il più eclatante, anche se per motivi diversi, è quello di Nadia Comaneci, la ginnasta rumena più amata e protagonista a Montreal nel 1976, segregata per anni nella “villa dorata” da Nicu Ceausescu, figlio dell’allora dittatore Nicolae, da cui scappò in una fredda notte del 1989. L’ultimo, invece, ha riguardato il Brasile (potete leggerlo a questo LINK). Ma di questo nuovo scandalo a colpire sono sopratutto le dimensioni e il numero di allenatori coinvolti: un vortice che potrebbe destabilizzare l’ambiente alla vigilia dei Giochi in una disciplina che promette da anni podi e medaglie pregiate.

 

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