Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico: a Minsk è dominio russo, Caldara-Caputo chiudono noni

Ghiaccio bollente, in questi giorni, da un capo all’altro del mondo. Dal 20 al 23 settembre si è svolta la quarta tappa di Junior Grand Prix di pattinaggio artistico a Minsk, in Bielorussia, che ha visto gareggiare la 13enne dell’Ice Club Torino, Lucrezia Beccari, e la coppia di artistico dell’Ice Academy San Donato Milanese, Irma Caldara ed Edoardo Caputo, campioni nazionali rispettivamente classe 2000 e 1997. Contemporaneamente, a Montreal si è svolta la tappa nordamericana delle ISU Challenger Series 2017/2018, ossia il Classic International 2017. Dal 21 al 23 settembre, sempre per le ISU Challenger Series sono andate in scena grandi sfide anche sul ghiaccio dell’Ondrej Nepela Ice Rink di Bratislava per l’Ondrej Nepela Trophy 2017 che ha visto gareggiare il nostro Marco Zandron.

Cominciamo da Minsk, dove la coppia di artistico Caldara-Caputo, ottava dopo il corto, ha realizzato un programma libero da 76.12 (37.02 / 40.10, -1 di deduzione) con cui ha chiuso al nono posto con 119.57. Per loro è il miglior piazzamento in una tappa del circuito internazionale giovanile, ottenuto tra l’altro con nuovo primato personale. Ma scendiamo nei dettagli: il loro short è stato valutato 43.45 (23.13 / 20.32). Di livello 1 il doppio Twist Lift di apertura, qualche problema nel Loop Lanciato mentre il Lutz è sotto ruotato, la spirale è di livello 2 come la sequenza di passi, bella la trottola combinata in chiusura.

Il libero parte con un downgraded nell’Axel, bene il Lift e il Flip lanciato, il secondo sollevamento è di livello 3, qualche problemino nella coordinazione della combinazione 2F e Toeloop semplice. A metà programma arriva una brutta caduta di Irma sull’atterraggio del Loop lanciato, ma la coppia reagisce bene e i sollevamenti successivi sono di livello 4, come anche le trottole combinate in chiusura.

Lucrezia Beccari, invece, firma una rimonta da favola passando dal 13° posto del corto al 7° complessivo. Per lei si è trattato dell’esordio sulla scena internazionale e il suo libero è stato valutato 93.47 (49.68 / 43.79), ossia il sesto della giornata, per un totale di 136.64. Nella prima giornata la 13enne si era fermata a 43.17 (22.30 / 21.87, -1 di deduzione) a causa di alcuni piccoli errori, come il 3Lz sotto ruotato in apertura. La sequenza di passi è di livello 3, ma culmina in una brutta caduta nel Flip, bellissima la Layback Spin e bene l’Axel, le trottole conclusive sono di livello 3 e 4.

La rimonta nel libero parte da un bel 3LZ e da una toccante sequenza di passi di livello 3 sulle note di Schindler’s List. La combinazione 3T + 2T è impeccabile, ma alcune piccole esitazioni arrivano nel Flip, nella seconda combinazione e nel 3T, mentre la combinazione 2A+1T+2Lo fa segnare un downgraded. Bene anche l’Axel e bellissime, come sempre, le sue trottole, in un programma davvero bello da seguire.

Al termine del Grand Prix sarà dominio russo tanto tra le Ladies, con il primo posto di Alexandra Trusova (196.32) che delle coppie di artistico. Qui, addirittura, si registra un vero en plein con tutte e tre le posizioni del podio occupate. La vittoria è di Pavliuchenko – Khodykin con 166.24.

Al 25th Ondrej Nepela Trophy, la classifica femminile decisamente non riserva molte sorprese. “L’extraterrestre” russa Evgenia Medvedeva si piazza stabilmente in vetta con un super corto da 80 punti (42.92 / 37.08) e stacca di quasi 14 lunghezze la giapponese Rika Hongo (66.49) e di 16 la connazionale Elena Radionova. Quest’ultima, nel libero scivola in quarta posizione in favore della coreana Dabin Choi, mentre le prime due posizioni restano invariate. La campionessa mondiale porta sul ghiaccio un free da 146.72, chiudendo a quota 226.72. La Hongo si ferma a 189.98.

Anche nella danza non c’è storia. I russi Ekaterina Bobrova e Dmitri Soloviev conquistano la prima posizione con uno short da 71.08 (32.54 / 35.84) e si confermano anche nel secondo segmento di gara: 110.84 per un totale di 181.92. Per il secondo e il terzo posto, invece, è stata battaglia tra gli americani Rachel Parsons / Michael Parsons, che alla fine l’hanno spuntata con 163.14, e l’altra coppia russa, quella formata da Betina Popova e Sergey Mozgov, che si è fermata a 161.92.

Dominio tutto russo anche tra le coppie di artistico. Natalia Zabiiako – Alexander Enbert, secondi dopo lo short, con 192.58 hanno battuto in volata i connazionali Kristina Astakhova – Alexei Rogonov, primi dopo il corto e che si sono fatti scavalcare non andando oltre 191.12. Terzi dall’inizio alla fine Alisa Efimova – Alexander Korovin (171.22).

Sorprese, invece, tra i Men dove il russo Mikhail Kolyada, si è andato a posizionare sul gradino più alto del podio dopo che nello short aveva chiuso addirittura decimo! Il suo libero è da 181.16, e nonostante diverse cadute, è volato a 247.81, mentre il connazionale Sergei Voronov, primo dopo lo short con 80.85, si è fermato a 234.07. I colori azzurri sono stati difesi da Marco Zandron. Penultimo dopo un programma corto da 41.49 (17.54 / 23.95), con un libero da 92 punti (43.00 di tecnico e 50.00 di components, con una deduzione), ha guadagnato tre posizioni, chiudendo al diciannovesimo posto con un totale di 133.99.

Doverosamente, un’occhiata finale a quanto accaduto oltreoceano, all’Autumn Classic International 2017 di Montreal. Nella danza, i plurimedagliati e campioni olimpici padroni di casa Tessa Virtue e Scott Moir con il loro 195.76 hanno sfiorato un nuovo record del mondo e staccato nettamente Kaitlyn Weaver – Andrew Poje (173.56) e Piper Gilles – Paul Poirier (172.26). Posizioni cristallizzate tanto nel primo quanto nel secondo segmento di gara.

Tra le Ladies, anche Kaetlyn Osmond ha messo subito le cose in chiaro, guardando tutti dall’alto dopo uno short da 75.21 e stupendo ancora di più con un libero da 142.34 che le ha permesso di arrivare a 217.55. La giapponese Mai Mihara ha potuto solo osservarla da lontana con il suo 199.02.
Grande sfida tra gli uomini, dove i riflettori sono stati tutti puntati sullo scontro tra titani fra Javier Fernández e Yuzuru Hanyu. A suon di quadrupli, quest’ultimo ha portato sul ghiaccio un programma corto da 112.72 ma, alla fine, a spuntarla è stato lo spagnolo: 279.07 il suo punteggio spaziale, con Hanyu che ha pagato a caro prezzo gli errori nel libero (il suo è stato il quinto della giornata), fermandosi a 268.24. Il gradino più basso del podio è per il padrone di casa Keegan Messing, che lo ha agguantato con 248.30 dopo una quarta posizione nello short.

Infine le coppie d’artistico. I francesi Vanessa James e Morgan Ciprès, secondi dopo il primo segmento di gara, hanno chiuso la pratica con 210.48, lasciando il secondo e il terzo posto ai padroni di casa (primi dopo lo short) Meagan Duhamel – Eric Radford (202.98) e Julianne Séguin – Charlie Bilodeau (189.64).

SportFace