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I Washington Capitals conquistano la prima storica Stanley Cup. Sono i capilotini ad aggiudicarsi l’edizione 2018 dei playoff della National Hockey League grazie alla netta vittoria in finale contro i Vegas Golden Knights. Alex Ovechkin e compagni esultano all’interno della T-Mobile Arena, una serata storica per la franchigia della capitale che vince la ‘Lord Stanley’ esattamente 43 anni dopo l’esordio nella lega nordamericana. Gli uomini di Barry Trotz con una perfetta rimonta dopo gara-1, chiudono i giochi a Vegas vincendo il trofeo in cinque gare.
LA CAVALCATA – Il cammino verso la finale non è stato semplice perché Washington si è sempre trovata nella scomoda situazione di dover rimontare il vantaggio avversario. Nel primo round i Capitals hanno affrontato i Columbus Blue Jackets che “pronti via” hanno siglato due vittorie nella capitale, entrambe all’overtime. Con la serie sotto 0-2, Washington è riuscita a recuperare vincendo quattro partite di fila e chiudendo il filotto in gara 6 nell’Ohio con un pesante 6-3. Anche la semifinale di Eastern Conference non è partita nel migliore dei modi con i Pittsburgh Penguins avanti dopo gara 1 alla Capital One Arena. Successivamente un botta e risposta fino al sorpasso con un altro 6-3 ad opera dei Capitals in gara 5: poi il 2-1 all’overtime decisivo al sesto game. Proprio questa partita ha dato il via libera alla squadra di Barry Trotz, capace di eliminare i bi-campioni in carica. La finale di Conference contro i Tampa Bay Lightning parte con un 2-0 secco in trasferta con Washington che vince entrambe le partite all’Amalie Arena. I Bolts si riprendono immediatamente e siglano tre vittorie di fila portandosi avanti al termine di gara 5. Decisiva la concretezza e la solidità di Braden Holtby che nelle successive due gare concede zero reti permettendo ai Capitals di vincere 3-0 e 4-0 conquistando l’inedita finale con i Golden Knights.
VITTORIA IN CINQUE GARE – Sono i Golden Knights a partire forte in finale con la sorprendente vittoria per 6-4 in gara-1 a firma di Thomas Nosek, autore di due reti nel terzo periodo. Washington non ci sta e con una vittoria di misura, per 3-2, pareggia i conti al termine di gara 2. La serie si sposta nella capitale dove i Capitals trovano il vantaggio vincendo 3-1 con il game-winner di Evgeny Kuznetsov. Ancor più pesante è il 6-2 di gara 4 dove Vegas sbaglia completamente l’approccio alla partita per poi svegliarsi troppo tardi. Il tutto per arrivare al fatidico game 5, partita che ha consegnato la Stanley ai capitolini. Jakub Vrana apre le marcature al 6:24 del secondo periodo ma Nate Schmidt pareggia i conti dopo tre minuti. Per via di uno sgambetto evitabile Brayden McNabb finisce nel penalty-box e Washington capitalizza il terzo powerplay della partita con la solita rete in man-advantage di Alex Ovechkin. La situazione di svantaggio allarma i Golden Knights che riescono a reagire ed a sorpassare gli avversari con i gol di David Perron e Reilly Smith. Nel terzo periodo, però, ci pensano Devante Smith-Pelly e Lars Eller a chiudere i giochi sul 4-3.
ALEX OVECHKIN MVP – Il Conn Smythe Trophy va a capitan Alex Ovechkin. L’attaccante russo è stato eletto dalla lega come l’MVP dei playoff con 15 reti e 12 assist per un totale di 27 punti. Una serata da incorniciare per Ovie che attendeva questo momento da tanto tempo e tutto sommato un premio alla carriera per uno dei giocatori più decisivi nella storia della NHL. Fino ad ora Ovechkin ha collezionato 1124 partite per un totale di 668 gol e 571 assist, la bellezza di 1239 punti. Da sempre considerato uno dei migliori marcatori tanto che in carriera è riuscito ad aggiudicarsi ben sette volte il Rocket Richard Trophy, premio istituito per il “capocannoniere” della regular season.
VEGAS DA APPLAUSI – Menzione d’onore per i Vegas Golden Knights, capaci di fare un qualcosa che non è mai riuscito a nessuna franchigia. Nell’expansion era mai si era visto un team esordire in NHL ed imporsi con grande forza in vetta alle classifiche della regular season. Nella stagione d’esordio i Golden Knights hanno vinto la Pacific Division per poi eliminare in sequenza Los Angeles Kings (4-0), San Jose Sharks (4-2) e Winnipeg Jets (4-1) aggiudicandosi così il titolo della Western Conference. Il portiere Marc-Andre Fleury e l’attaccante James Neal sono solamente due dei protagonisti di una splendida storia nata meno di un anno fa da questa finale cominciata nel migliore dei modi ma conclusasi con un pizzico di delusione. I complimenti vanno fatti anche al general manager George McPhee, capace di costruire una squadra prendendo i singoli giocatori disponibili dalle altre franchigie, e all’allenatore Gerard Gallant, nuovamente in gioco dopo l’esonero dalla panchina dei Florida Panthers. Un cammino da applausi per una franchigia che al suo primo anno ha scritto una pagina importante nella storia della NHL.
Si chiude qui la stagione 2017-18 con i Washington Capitals che esattamente 15948 giorni dopo aver fatto il proprio ingresso nella NHL vincono la prima Stanley Cup. Tutta una città è in festa per i propri eroi, Ovie e i Caps ce l’hanno fatta.