Il programma odierno ci proporrà un interessante Nashville-Dallas che potrebbe esser fondamentale per i Preds nel caso in cui dovesse arrivare la vittoria con la contemporanea sconfitta dei Colorado Avalanche in casa dei St.Louis Blues. Esattamente 24 ore dopo aver buttato via la partita nel primo periodo contro gli Avs oltre a non aver conquistato nemmeno un punto fra le mura amiche (cosa che non accadeva dal 9 febbraio), i Preds hanno una grossa possibilità stanotte sperando nella caduta degli uomini di coach Patrick Roy allo Scottrade Center.
[the_ad id=”10728″]
Ciò che ha tenuto Nashville sotto i riflettori, in questi ultimi due giorni, non son state solo le vicende prettamente “sportive” ma anche quelle extra con la possibile perdita del giovane attaccante Jimmy Vesey. Il giocatore fu draftato al terzo round del Draft2012 come 66esima scelta assoluta ma, durante questo arco di tempo, non è riuscito a metter la firma sul contratto che lo legherebbe definitivamente ai Predators. Come da regolamento, se il ragazzo draftato non firma entro gli anni della “gavetta” (passati in NCAA ad Harvard), il giocatore si svincola diventando “free agent” e disponibile per qualsiasi franchigia. Nelle ultime due stagioni, Vesey è diventato un punto fondamentale del suo team siglando 58 punti in 37 presenze (2014-2015) oltre ad aver conquistato la “C” da capitano durante quest’ultima stagione (46 punti in 33 presenze). Secondo quanto riportato dai giornali locali, l’attaccante ed il suo agente hanno chiesto promesse troppo “alte” per firmare il contratto definitivo prima dell’estate.
Vesey, cresciuto esponenzialmente e considerato uno dei migliori prospetti fuori dalla NHL, avrebbe voluto ritrovarsi (dalla prossima stagione) fra le prime due linee di coach Peter Laviolette. Il general manager dei Predators, David Poile, è intervenuto sulla questione dicendo che se ne riparlerà fra 1-2 mesi e che non si spiega il perché, da un momento all’altro, siano cambiate le condizioni e le pretese. Probabile perdita di un talento? Chissà, intanto Nashville pensa al ghiaccio ed alla possibile nona qualificazione alla Stanley Cup nella storia della franchigia.