Ginnastica artistica

Ginnastica artistica, Vanessa Ferrari: “Per il momento tiro un po’ il fiato, prima di tutto voglio star bene”

Vanessa Ferrari - Glasgow 2015 - Foto Filippo Tomasi/FGI

Il tendine ha iniziato a farmi molto male a partire dal secondo giorno; poi con le cure, le medicine e tutto siamo riusciti a tenere sotto controllo il dolore. Ovviamente, non si può sempre associare il dolore al tendine con la rottura, credo non siano la stessa cosa.”  Vanessa Ferrari si è raccontata per prima volta ai microfoni della Federazione Ginnastica d’Italia dopo il terribile infortunio di ieri al tendine d’Achille, durante le final eight al corpo libero dei Mondiali Individuali di Ginnastica Artistica 2017 in corso di svolgimento a Montreal (Canada).

L’ESERCIZIO – L’azzurra ripercorre i momenti immediatamente precedenti all’esecuzione del proprio esercizio, per poi descrivere nel dettaglio le sensazioni provate durante lo stesso: “Durante il riscaldamento avevo provato bene tutte le diagonali senza problemi, il dolore c’era ma mi sentivo bene, avevo spinto bene, ero pronta, ci credevo, ero convinta anche di testa. Sono partita benissimo in prima diagonale; poi non so come sarebbe finito l’esercizio però, partendo per ultima, io volevo salire per l’oro perché il bronzo e l’argento al corpo libero li avevo già. Allora, mi sono consultata con Enrico e lui mi ha detto che dovevo provare a fare tutto. Così è stato, ho caricato tantissimo il flick tempo per far salire bene lo tsukahara in seconda diagonale ma quel caricamento mi ha fatto saltare il tendine perché l’ho sentito subito. Pensavo di salire con il salto ed invece il piede non ha retto e quindi il salto è rimasto bassissimo come si vede nei video”.

IL FUTURO – “Forse dovrò stare lontana, adesso vedrò cosa farò; sicuramente a novembre andrò in vacanza con il mio fidanzato, Simone, perché avevamo già programmato tutto. Per il momento rientro, tiro un po’ il fiato e penso una cosa alla volta. Sistemati i tendini, poi si vedrà quello che potrò fare e che avrò voglia di fare. Prima di tutto voglio star bene, poi una volta che si sta bene si può fare tutto quello che si vuole!”  ha continuato il caporal maggiore dell’Esercito Italiano che, nella giornata di domani, tornerà in Italia per essere immediatamente visitata dal professor Zattoni, il suo ortopedico di fiducia a Brescia, e per fissare l’intervento che, molto probabilmente, sarà gia nel corso della prossima settimana.

LA GRINTA –In tanti dicono finita, non è finita. Adesso rientro e mi sistemo, poi decido io quello che farò. Non sono gli altri che devono giudicare, deciderò io perché solo io saprò se potrò fare ancora qualcosa e, soprattutto, se vorrò fare ancora qualcosa per me stessa e per tutti quelli che mi sostengono, sicuramente non per gli altri. Ho aiutato sì, dopo Rio, è stata un’esperienza bellissima che sicuramente in un futuro breve o a lungo termine mi piacerebbe portare avanti ma, adesso, voglio pensare un po’ a me stessa” ha concluso.

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