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‘Dragonet’, la macchina di allenamento a ciclo continuo sbarca agli Internazionali

Dragonet

Tra i tanti stand agli Internazionali BNL d’Italia 2018 ce n’è uno che salta immediatamente all’occhio. Nei pressi della Next Gen Arena si può infatti assistere ad una serie di palle colpite da aspiranti tennisti di qualsiasi età. Una semplice macchina lanciapalle, si potrebbe pensare: niente di più sbagliato ed è facile accorgersene dopo uno sguardo più attento. ‘Dragonet‘, questo il nome dell’innovativa macchina di allenamento tennistica, è stata progettata da Giuseppe e Alessandro Spedaliere. “Mio papà, grande appassionato di tennis giocato, ha scoperto quasi per caso in una visita medica di avere il gomito in condizioni critiche ed ha capito che dipendeva da un’impostazione sbagliata sul rovescio. Così, dopo qualche mese, ci siamo ritrovati a tavola con l’idea di costruire una macchina per allenarsi“, ci ha spiegato Alessandro mentre diversi ragazzini si alternavano mettendosi alla prova con palle depressurizzate, mid o regolamentari. “In questi giorni sono passati alcuni coach tra cui quello della Cirstea e Ciublkova. Santopadre, che ha voluto provare il tempo di reazione in risposta“, ha continuato spiegando il funzionamento del ‘Drago’: “Si può immaginare il rimbalzo della palla come nel rettangolo del servizio, in più si può cambiare rotazione e frequenza di colpi”

IL SITO DI DRAGONET

Proprio questa qualità permette di poter giocare su qualsiasi superficie, anche sulla spiaggia o al chiuso nelle giornate più piovose e, con sole 4 palle, ci si potrebbe allenare all’infinito. In più, con l’app è possibile gestire gli allenamenti: focalizzarli su di un singolo colpo, schemi di gioco, provare volèe. “Basta solamente un po’ di inventiva”, ha detto Marco Staiano, altro ragazzo coinvolto nel progetto mentre Alessandro viene richiamato un attimo nei pressi della macchina. Il motivo? Si era avvicinato il direttore del Challenger di Portroz, invitandoli per l’arco del torneo in programma a metà agosto. Elencando le altre qualità, la macchina “Dragonet” è facilmente trasportabile in un comune portabagagli mentre la rete è semplice ed intuitiva da montare senza chiavi o altri strumenti grazie al sistema di viti a farfalla.

Ecco le immagini di una prova al Foro Italico

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