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“Mi dispiace molto essere stata messa di nuovo sotto i riflettori. Non mi piace parlare di queste nuove regole, voglio solo correre naturalmente, come sono nata“. Sono queste le parole di Caster Semenya, bicampionessa olimpica sudafricana nel ricorso presentato al Tribunale di arbitrato dello Sport di Losanna (Tas) contro le nuove regole imposte dalla Iaaf per gli atleti iperandrogini, ossia abbassare il loro livello di testosterone per prendere parte alle gare dai 400 metri al miglio. “Non è giusto che alcuni continuino a puntare il dito contro quello che sono – ha proseguito – Io sono Mokgadi Caster Semenya, sono una donna e sono veloce”. Il presidente della Iaaf Sebastian Coe ha così replicato: “La nuova regola non è razzista né sessista, è l’unica cosa che lo sport può fare per mettere tutti gli atleti sullo stesso piano”.