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L’arrampicata sportiva italiana si lancia verso Tokyo 2020. Questa mattina a Roma, presso il Centro di preparazione olimpica Giulio Onesti, la Federazione arrampicata sportiva italiana ha presentato il percorso “FASI – Tokyo 2020, verso la prima Olimpiade”, che porterà la squadra azzurra in Giappone per la storica prima partecipazione dello sport climbing ai Giochi Olimpici estivi. Un traguardo difficile da raggiungere, visto che potranno partecipare alla gara a cinque cerchi soltanto venti uomini e venti donne. Anche il format scelto dalla federazione internazionale per Tokyo 2020 è inedito: le stelle dell’arrampicata dovranno sfidarsi nella “combinata olimpica”, mettendosi alla prova in tutte e tre le discipline, ovvero Speed, Lead e Boulder. “Siamo pronti per questa sfida – ha assicurato il commissario tecnico della nazionale italiana Pietro Pozza – Gli atleti cominciano a capire di cosa stiamo parlando: vogliamo cogliere questa importante opportunità”.
Il team azzurro, presentato questa mattina dal presidente della Fasi Ariano Amici alla presenza del vicepresidente del Coni Alessandra Sensini e del vice segretario del Coni Carlo Mornati, vanta 39 atleti per la nazionale senior, tra i quali 8 già ai massimi livelli nel ranking mondiale. Tra questi Stefano Ghisolfi, tra i più vincenti di sempre sia a livello nazionale, dove è stato capace di mettere in fila cinque Coppe Italia Lead, sia nelle gare internazionali con il quarto posto nella classifica globale della Coppa del Mondo IFSC 2016, grazie anche alla vittoria ottenuta della tappa cinese di Xiamen. “La strada verso l’Olimpiade di Tokyo 2020 è ancora lunga – ha sottolineato Ghisolfi – Sto capendo come prepararmi nelle diverse specialità: spero di arrivare in Giappone ancora più forte”. Ma l’arrampicata sportiva italiana punta molto anche sulla nazionale giovanile, da anni ai vertici delle competizioni internazionali di categoria come dimostrano le dieci medaglie ottenute agli ultimi Mondiali. Tra gli atleti più forti ci sono Gian Luca Zodda e Giorgio Bendazzoli, campioni del mondo under 18 rispettivamente nello Speed e nel Lead, Ludovico Fossali, campione del mondo under 20 nello Speed, e Laura Rogora, che a soli quindici anni è già campionessa italiana Lead e Boulder. “Quando ho iniziato con l’arrampicata non pensavo ai Giochi Olimpici – ha spiegato la giovane atleta romana – Ma ho sempre sognato di poter partecipare e ora avrò questa opportunità, anche se sarà difficile qualificarsi”. Tra quindici giorni il primo esame importante al Campionato Europeo, che sarà ospitato dall’Italia in provincia di Trento, a Campitello di Fassa, dal 29 giugno al primo luglio.