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Tania Cagnotto punta Tokyo 2021: “Mi piacerebbe essere portabandiera”

Tania Cagnotto - Rio 2016 - Foto Mezzelani/Gmt

Tania Cagnotto è intervenuta all’inaugurazione della stagione estiva del rifugio Oberholz di Obereggen, insieme a tutta la sua famiglia: la figlia Maya, il marito Stefano e il padre Giorgio Cagnotto. Per l’azzurra l’occasione anche di parlare dei suoi obiettivi, che rimangono fortemente incentrati sulle Olimpiadi di Tokyo nonostante il rinvio al 2021. “Mi piacerebbe molto essere portabandiera a Tokyo, non lo nascondo – ha affermato la due volte medagliata a Rio 2016 – Non è stato facile ripartire, il rinvio ha complicato tutto ma ci proveremo. Non sarà semplice.”

Per coronare il sogno della sesta Olimpiade (la prima a Sidney 2000, ndr) Cagnotto dovrà superare le qualificazioni italiane a dicembre e poi quelle internazionali a febbraio. Un percorso non scontato dunque, ma la più grande tuffatrice azzurra di tutti i tempi non vuole demordere. Tania ha anche raccontato l’importanza della montagna in questo periodo particolare: “Vengo spesso qui ad Obereggen, ci scio da quando sono piccola. Adesso però sto scoprendo questi posti anche in estate, mi sento sicura per stare all’aperto con le giuste distanze respirando aria pura.”

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