Triathlon

Triathlon, World Cup Madrid: Olmo è di bronzo, Uccellari settimo

Angelica Olmo
Angelica Olmo - Foto Fitri

Angelica Olmo (C.S. Carabinieri) conclude terza (come a Mooloolaba) e conquista il bronzo nella tappa spagnola di World Cup a Madrid su distanza sprint. Sui gradini più alti del podio le francesi Morier e Dodet, rispettivamente prima e seconda. Giorgia Priarone, invece, conclude 22°. In campo maschile, invece, sui gradini più alti del podio una doppietta tedesca con Nieschlag che batte, al photofinish, il connazionale Lührs. Completa il podio il padrone di casa Roberto Sanchez Mentecon mentre chiude settimo un buon Davide Uccellari a circa 15″ dal vincitore. Gregory Barnaby, invece, conclude 34°.

LE GARE – In quella femminile la prima ad uscire dall’acqua è la spagnola Perez Sala, mentre la Olmo esce 16° a circa 15″, più attardata Priarone con una quarantina di secondi. Dopo i primi metri della T1 si forma un gruppo di una decina di atleti, della quale fa parte anche la Olmo, che mantiene un ritmo alto e non permette il rientro delle avversarie. Dopo i primi metri di corsa la Morier prende il comando con la connazionale Dodet e Angelica è all’inseguimento a pochi secondi. Corsa solida delle transalpine che se la giocano con il successo della Morier, terza la Olmo.

Nel nuoto maschile la spuntano in tre: Devay (Hun), Schomburg (Ger) e Rider (USA) con una dozzina di secondi di vantaggio. Gli italiani inseguono con Uccellari 8° a 15” e Barnaby 36° a circa 30”. Nei 20 chilometri in sella i fuggitivi vengono ripresi da un gruppetto forte di una trentina di unità. Durante il primo dei due giri del tracciato di corsa sono 12 gli atleti che rompono gli indugi e prendono la testa: il nostro Uccellari, gli spagnoli Serrat Seoane, Sanchez Mantecon e Grau, il trio tedesco Schomburg, Nieschlag e Lührs, gli americani Ridere e McDowell, i francesi Viain e Richard e l’ungherese Dévay. Alla fine ad averne di più è la coppia tedesca che lascia tutti sul posto e va a contendersi la vittoria allo sprint. Trionfa Nieschlag al photofinish, settimo Uccellari.

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