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Wimbledon, being Giorgi: l’exploit è servito, la storia passa per Serena Williams

Camila Giorgi Internazionali BNL d'Italia 2018
Camila Giorgi - Foto Adelchi Fioriti

I tornei dello Slam continuano a strizzare l’occhio al tennis italiano. In questo 2018 da incorniciare arriva anche l’exploit di Camila Giorgi a Wimbledon, per la prima volta ai quarti di finale in un Major: dopo i due italiani (Fognini e Seppi) portati agli ottavi a Melbourne a 42 anni di distanza dall’ultima volta in uno Slam, dopo la semifinale raggiunta da Cecchinato al Roland Garros a 40 primavere dall’ultima, ecco che anche la tennista di Macerata si ritaglia un posto nel libro di storia dell’Italtennis. Con il successo su Makarova, infatti, Giorgi è diventata la quinta giocatrice azzurra ad entrare tra le migliori otto ai Championships dopo Schiavone, Farina, Golarsa e Valerio. E adesso proverà a spingersi laddove nessun italiano – uomo o donna – è mai arrivato: la semifinale del torneo più importante del Tour.

GIORGI VS SERENA, A VOI – La missione non sarà delle più semplici. Sul Centre Court Camila se la vedrà con la sette volte regina di Wimbledon, tornata ai quarti di finale in uno Slam per la prima volta dalla gravidanza. La più forte di sempre, da questa sera anche protagonista di un documentario in scena su Supertennis (‘Being Serena’, appunto). Con le numerose defezioni nel draw – nessuna top-10 è ai quarti di finale dopo l’eliminazione della Pliskova – l’americana annusa la chance di aggiungere il 24° titolo in un Major. L’azzurra ci proverà e non parte battuta: “Sarò concentrata sul mio gioco. Cinque anni fa avevo meno esperienza, ero molto giovane. Adesso ho più incontri alle spalle e sto giocando meglio per questo. Non sono sorpresa; lavoro sempre per essere qui”, le sue parole in conferenza stampa. La mente degli appassionati non può dunque correre rapida all’impresa di Roberta Vinci sul cemento di Flushing Meadows, preludio della storica finale tutta italiana contro Flavia Pennetta. D’altronde, parafrasando le parole del capitano di Fed Cup Tathiana Garbin, che applaudiva convinta le sbracciate della numero 1 italiana sul campo 12, dalla Giorgi possiamo “aspettarci di tutto, non ha limiti”.

FEDERER E NADAL, SFIDA A DISTANZA – Se tra le donne le big hanno già salutato il torneo, altrettanto non può dirsi degli uomini. Roger e Rafa, prime due teste di serie, veleggiano tranquilli verso i quarti di finale. Il primo si è sbarazzato facilmente anche di Mannarino e non ha ancora perso il servizio, il secondo è tornato tra i migliori a sette anni di distanza dall’ultima volta e per la prima in carriera senza cedere alcun set. Molto bene anche Novak Djokovic, il serbo dà segnali di ripresa ormai da qualche torneo e per il secondo slam di fila raggiunge i quarti di finale mentre l’oscurità ferma la partita tra Juan Martin Del Potro e Gilles Simon.

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