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Wimbledon 2021, come arrivano gli italiani: da Matteo Berrettini a Jannik Sinner

Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

A due anni dall’ultima volta, finalmente ci siamo. Il prossimo 28 di giugno tornerà in scena il grande tennis in uno dei palcoscenici più importanti del panorama mondiale, con la 134ª edizione di Wimbledon. La scorsa stagione gli organizzatori hanno scelto di annullare la competizione a causa della pandemia, preferendo attendere il ritorno del pubblico, che potrà però occupare “solo” il 50% della capienza totale, eccezion fatta per le finali di sabato e domenica dove si sta optando per una presenza del 100%. Sono attualmente 9 gli italiani presenti nel main draw, un numero importante che sottolinea ancora quanto questo sia un grandissimo momento per la nostra nazione.

Matteo Berrettini è il giocatore più chiacchierato del circuito. Dopo essersi lasciato definitivamente alle spalle l’infortunio che lo aveva penalizzato nella prima parte della stagione, arriva alla sua terza apparizione ai Championships dopo un cammino vittorioso che lo ha visto portare a casa un titolo in Serbia, una finale a Madrid, un quarto di finale al Roland Garros e il titolo del Queen’s (primo italiano della storia). Di lui si parla tanto proprio perché può replicare quanto di buono ha già mostrato sull’erba, considerando l’assenza di Rafael Nadal e le condizioni incerte di Roger Federer. Se sarà bravo a gestire le emozioni, continuando a martellare con dritto e servizio, sarà difficile trovare un tennista oltre il campione in carica Novak Djokovic in grado di impensierirlo seriamente.

Jannik Sinner si trova in una fase tennistica non particolarmente brillante, ma spesso andrebbero ricordati i soli 19 anni di età e il grande percorso di crescita che sta facendo. Affrontare Nadal due volte consecutivamente sulla terra porta via tante energie fisiche e mentali, soprattutto considerando che le sconfitte sono state abbastanza nette e hanno sottolineato che sì, strada da fare ce n’è molta. Per lui, alla sua prima apparizione ufficiale a Wimbledon, c’è da abituarsi ad una superficie che per il momento lo mette in difficoltà e lo lascia spaesato. Ma come in tutti gli sport, e nel tennis soprattutto, c’è bisogno di tempo e pazienza per trovare le giuste sensazioni e per saper gestire i momenti. Jannik di tempo ne ha, e da lui si dovrà pretendere il giusto, cogliendo tutto ciò che di buono arriverà da questa esperienza.

Fabio Fognini resta una grande incognita, viste le condizioni fisiche forse ancora non ottimali. Il tennista ligure cerca riscatto sull’erba dopo aver racimolato poco e niente in questa stagione; per lui i risultati migliori restano infatti il quarto turno degli Australian Open e i quarti di finale di Montecarlo. A Londra non è mai andato oltre il terzo turno, raggiunto ben cinque volte, di cui l’ultima nel 2019 dove a fermarlo fu Tennys Sandgren. Da numero 27 del seeding la strada sarà dura, e servirà il miglior Fabio per un cambio di rotta quanto mai necessario a dare una svolta in positivo al suo 2021.

Gli esami non finiscono mai. Lo sa bene Lorenzo Musetti, che freschissimo di “maturità” scolastica raggiunta, dovrà farsi trovare pronto in vista di un altro test, questa volta sui campi londinesi. Per il momento il tennista di Carrara ha avuto modo di prepararsi grazie ad un terreno ricavato da un ex campo di calcetto a La Spezia, il che la dice lunga sulla sua voglia di arrivare più preparato possibile al grande appuntamento, nonostante l’imprescindibile impegno sui libri. Negli occhi di molti sono ancora impressi i primi due set degli ottavi di finale dell’Open di Francia, giocati alla pari con il numero 1 del mondo, e chissà cos’altro sarebbe potuto accadere se la condizione fisica fosse rimasta quantomeno sufficiente per proseguire la partita. Adesso, ritrovate le giuste energie, è necessario voltare pagina, con un risultato accademico in tasca ed un altro da centrare sul campo.

Lorenzo Sonego, numero 24 del seeding, dovrà replicare quanto di buono ha dimostrato a Cagliari, dove ha vinto il torneo, e a Roma, dove ha raggiunto le semifinali battendo due top 10. Per prepararsi ha scelto il torneo del Queen’s, dove non è andato oltre il primo turno, e quello di Eastbourne. Al ventiseienne torinese manca ancora un po’ di continuità, ed è forse quella a spaventare perché anche un solo passo falso può costare il passaggio del turno. La presenza del pubblico, che lo ha trascinato oltre i suoi limiti agli Internazionali d’Italia, potrà essere un fattore positivo ed uno stimolo per tenere alta la concentrazione ed il livello del suo tennis.

Ai nastri di partenza ci sono anche Stefano Travaglia e Salvatore Caruso, entrambi a caccia della prima vittoria nel main draw, Andreas Seppi che nel 2013 riuscì a raggiungerei gli ottavi di finale prima di perdere contro Del Potro, ed infine Gianluca Mager, anche lui come Sinner all’esordio assoluto nel torneo.

Manca ormai veramente poco all’inizio dei Championships, non ci resta che attendere ancora un po’ per guardare all’opera i nostri ragazzi in uno dei tornei più belli della storia dello sport.

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