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Wimbledon 2018: Del Potro, Kyrgios e Nishikori avanti, l’oscurità salva Zverev

Juan Martin Del Potro - Foto Ray Giubilo

A Wimbledon si è da poco la quarta giornata di match, con i due tabelloni allineati ora al terzo turno, che partirà domani, dopo i recuperi dei match rinviati ieri sul finire di giornata, e i match della parte bassa del tabellone maschile completati.

Se le vittorie in tre set di Novak Djokovic e Rafael Nadal, rispettivamente contro Horacio Zeballos e Mikhail Kukushkin fanno sorridere gli appassionati, il verdetto più pesante e più clamoroso è arrivato invece dal Campo 1 dell’All England Club: Guido Pella ha sconfitto infatti al set decisivo la testa di serie numero 3 Marin Cilic, finalista della scorsa edizione, rimontando lo svantaggio di due set maturato ieri prima della sospensione. (per la cronaca dell’incontro clicca qui). Traballa anche la testa di serie numero 4, Alexander Zverev, in svantaggio 2 set a 1 contro il giovane americano Taylor Fritz, fermato per oscurità dopo il tie-break vinto nel terzo set.

Sempre sul Campo 1, invece, tutto troppo facile per un altro argentino, Juan Martin Del Potro, che in tre agevoli set si è liberato di Feliciano Lopez con il servero punteggio finale di 6-4 6-1 6-2 a testimonianza di una performance davvero convincente. La partita è difatto terminato dopo i primi tre giochi vinti dal numero 5 del tabellone, che ha poi dominato in lungo e in largo contro un avversario troppo in difficoltà negli scambi e neanche in grado di rimanere a galla con il servizio. Impeccabile invece Del Potro con soli cinque punti persi alla battuta in tutto il match. Preciso, profondo e bravo a gestire le variazioni di Lopez il campione di Indian Wells, che ora se la vedrà contro Benoit Paire nel terzo turno. Feliciano Lopez ha invece concluso oggi il suo ultimo torneo di Wimbledon, con una sconfitta difficile da digerire, nonostante l’avversario, su un campo che tante gioie ha regalato in carriera all’iberico.

Positiva, in attesa di Del Potro, è proprio la vittoria di Paire, che dopo aver perso il primo parziale ha eliminato in quattro set la testa di serie numero 26, il canadese Denis Shapovalov. Il francese ha reagito bene all’iniziale 6-0 del canadese, che ha meglio interpretato la prima parte di match, con un atteggiamento perfetto alla risposta, che gli ha permesso di sfruttare tutti gli errori di Paire. Quando il numero 47 del mondo ha finalmente alzato il livello, soprattutto al servizio, la partita si è ribaltata, col canadese non più in grado di fare la differenza una volta aumentato il numero degli errori. Sembrava potersi riaprire la partita, ma Shapovalov nonostante la grande carica agonistica ha sciupato il vitale set point sul 5-4, arrendendosi poco più tardi col punteggio finale di 0-6 6-2 6-4 7-6(3).

Va veloce anche Nick Kyrgios, che ha faticato solamente nel finale contro un Robin Haase che sulla carta poteva rivelarsi ben più ostico: l’australiano ha chiuso col punteggio di 6-3 6-4 7-5 e le solite percentuali di realizzazione al servizio che pochissimi giocatori riescono a tenere, 91% sulla prima e 55% sulla seconda con 19 ace oltre che 42 vincenti al fronte di 22 errori. Solo nel terzo set l’olandese è riuscito a far partita pari, recuperando per due volte un break di svantaggio grazie alle distrazioni dell’avversario, che si è dovuto arrendere nell’undicesimo break, dopo un ultimo e decisivo break. Il numero 15 del seeding sarà protagonista di uno del match di terzo turno più affascinante, dato il suo prossimo avversario sarà l’ex finalista degli Us Open Kei Nishikori. Il giapponese ha infatti superato in quattro set l’ostacolo Bernard Tomic.

Vinto il primo parziale con discreta facilità, il numero 184 del mondo è calato soprattutto con la seconda di servizio, con una percentuale sotto al 50% frutto di un’attitudine molto più positiva in risposta da parte del numero 24 del tabellone. La partita è girata definitivamente nel terzo parziale, quando l’australiano non è riuscito a concretizzare tre set point, perdendo il set al tie-break. Grazie ad una migliore condizione fisica e alla sua infinita esperienza in queste situazioni, Nishikori ha poi chiuso la pratica nel quarto parziale, conquistando il pass per il terzo turno con lo score definitivo di 2-6 6-3 7-6(7) 7-5.

Nadal, intanto, che per confermarsi alla vetta del ranking al termine di Wimbledon ha bisogno quanto meno di eguagliare gli ottavi dello scorso anno, dopo la vittoria di oggi è obbligato ancora a vincere sabato, quando di fronte avrà il giovane Alex De Minaur, bravo a sbarazzarsi per 6-2 6-7(8) 7-5 6-3. Ad affrontare Novak Djokovic, in netta ripresa negli ultimi tempi, sarà invece Kyle Edmund, il vero beniamino di casa quest’anno data l’assenza di Andy Murray. Il numero 17 del mondo (21esimo del seeding a Londra) ha avuto oggi pochi problemi contro lo statunitense Bradley Klahn, battuto per 6-4 7-6(0) 6-2 senza mai perdere alcun turno di battuta.

Brutta giornata a Wimbledon anche per Gilles Muller, che dopo i quarti di finale dello scorso anno ottenuti giocando forse il miglior tennis in carriera ha abbandonato oggi il torneo cadendo per mano di un altro specialista dell’erba, Philipp Kohlschereiber, nettamente superiore nei momenti importanti in una partita dominata dai servizi e chiusa, dal numero 25 del tabellone, per 7-6(6) 7-6(4) 7-6(3). Sarà proprio il teutonico ad lanciare la sfida a Kevin Anderson, che oggi ha completato la partita iniziata ieri contro l’azzurro Andreas Seppi trionfando in quattro set.

Rimanendo in orbita azzurri, sarà il ceco Jiri Vesely il prossimo avversario di Fabio Fognini, dopo aver oggi eliminato in tre set il numero 11 del mondo Diego Schwartzman. Il next-gen Stefanos Tsitsipas se la vedrà invece contro Thomas Fabbiano, il greco ha resistito infatti al progetto di rimonta dell’americano Jared Donaldson, caduto per 6-3 6-2 3-6 4-6 6-3, con il fatale parziale di 5-0 nel finale in favore del greco, nonostante uno svantaggio di 3-1 nel set decisivo.

Vittorie in extemis anche per il campione del Masters 1000 di Miami, John Isner, su Ruben Bemelmans e il lettone Ernests Gulbis su Damir Dzumhur. Lo stanunitense raggiunge così Radu Albot nello spicchio di tabellone già privo di Cilic, Carreno-Busta, Pouille, Dimitrov e Wawrinka; il lettone dovrà attendere invece la conclusione della sfida tra Alexander Zverev e Taylor Fritz per conoscere il proprio avversario: alla sospensione per oscurità lo statunitense è in vantaggio per 2 set a 1, in un match estremamente emozionante, con Zverev tuttavia dimostratosi ancora poco accorto nel chiudere i conti nel secondo set e Fritz invece abilissimo nell’alzare il livello in maniera strabiliante per ribaltare il punteggio.

Doppia vittoria per i giovani Karen Khachanov e Frances Tiafoe, che al terzo turno si sfideranno dopo aver vinto i rispettivi scontri generazionali con Marcos Baghdatids e Julien Benneteau.

Domani scenderanno in campo i match di terzo turno della parte alta del tabellone, con Roger Federer, Milos Raonic e John Isner tra i più attesi e la lotta per un posto in semifinale che ora si fa equilibratissima dopo l’uscita di scena di Marin Cilic, che dal lunedì dopo Wimbledon scenderà peraltro almeno fino al numero 6 del ranking Atp.

 

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