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Wimbledon 2018, Camila Giorgi affronta Serena Williams: statistiche, precedenti e chiavi tattiche

Camila Giorgi Internazionali BNL d'Italia 2018
Camila Giorgi - Foto Adelchi Fioriti

Camila Giorgi affronta Serena Williams nei quarti di finale di Wimbledon 2018, in quella che è forse la partita più importante della carriera dell’azzurra. La marchigiana è la quindicesima italiana nella storia ad approdare ai quarti di uno Slam ma potrebbe diventare la prima a raggiungere una semifinale a Wimbledon. E dopo l’exploit di Cecchinato a Parigi, tutta Italia è pronta per supportare la tennista di Macerata, vogliosa di dare una scossa a se stessa e ad un movimento che al femminile deve ripartire da capo, magari proprio da questo (già splendido) risultato.

IL CAMMINO – Un cammino diverso ma non troppo quello affrontato dalle due giocatrici. Serena ha il vantaggio di essere stata in campo meno, ma probabilmente è lei che ne ha più bisogno, visto e considerato il lungo stop per la gravidanza e il piccolo problema al pettorale che le ha costretto a dare forfait al Roland Garros. Resta un percorso netto quello dell’ex numero 1 al mondo, in cui non ha perso nemmeno un set liquidando in serie Rus, Tomova, Mladenovic e Rodina. Qualche problema in più ad arrivare fin qui lo ha avuto la Giorgi, capace di annullare anche un match point nel terzo turno contro la Siniakova. Più alti che bassi hanno caratterizzato i Championships dell’azzurra, iniziati con la vittoria sulla specialista Sevastova. Successivamente pochi patemi con la meno quotata americana Brengle e infine la bella e convincente prova che le ha permesso di estromettere la Makarova in un’ora e trenta minuti.

PRECEDENTI – Sono ben tre i precedenti tra le due, nessuno dei quali sorride a Camila. Il primo scontro diretto ci fu nel 2013 a Charleston, dove l’americana ebbe la meglio con un agevole 6-2 6-3. Decisamente più combattuti gli altri due, uno in Fed Cup e l’altro al primo turno dell’Australian Open 2017, match in cui la maceratese fu vicina a conquistare un set, e con una Serena così dominante in questi anni non è cosa da poco.

PROIEZIONI RANKING – L’azzurra, solo con i quarti di finale, ha fatto un notevole balzo in classifica approdando alla posizione numero 34 (vicina dunque al best ranking del 2015 quando raggiunse il 30° posto). In caso di vittoria e di una storica semifinale la Giorgi si isserebbe al 26° posto. Per quanto riguarda invece la Williams, il ritorno nelle prime 100 è già realtà. Come ben sappiamo però “The Queen” punta in alto e dunque ad aggiudicarsi il titolo che varrebbe di conseguenza la top-20.

LA DICHIARAZIONE – Una Camila Giorgi decisa e concreta abbiamo potuto ammirare in questi giorni. La fiducia nei propri mezzi non le manca e alla vigilia della sfida ha parlato così: “Questo è un momento positivo della mia vita anche fuori dal tennis e questo si riflette anche sul campo. Ho sempre detto che con la continuità sarebbero arrivate le vittorie e così è stato visto che quest’anno non mi sono mai fermata per infortunio“. La paura però non sembra condizionare più di tanto la nativa di Macerata, che se ne esce così: Non seguo il tennis femminile, anche se l’ho vista in azione. Io voglio giocare una bella partita, essere consistente ed esprimere il mio tennis“.

CHIAVI TATTICHE – Le chiavi tattiche potrebbero svolgere un ruolo di comparsa in una partita dai colpi potenti e piatti. Ad entrambe piace spingere da fondo: la regolarità di Camila svolgerà sicuramente una parte importante. Tutto dipende maggiormente dalla classe ’91 italiana, più volte autrice di ottime prove con giocatrici ben più avanti nel ranking e dunque capace di esaltarsi in grandi palcoscenici. Dall’altra parte del campo non ci sarà (ancora) la macchina che ha dominato per anni il circuito Wta, ma bensì una giocatrice in crescita dopo il rientro: l’obiettivo della Giorgi sarà dunque minare le certezze che la Williams sta raccogliendo in questi giorni. I pronostici non sono a favore della marchigiana, ma come ha recentemente affermato il capitano di Fed Cup Tathiana Garbin “da Camila ci si può aspettare di tutto”.

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